“La ricchezza della sua umanità al Millenario di Sarsina”

È stato tra i protagonisti del Millenario di Sarsina, evento storico e culturale che tra le primavere del 2008 e del 2009 ha valorizzato la Chiesa diocesana, e quella sarsinate in particolare, nelle celebrazioni che hanno ricordato i mille anni della basilica concattedrale della città plautina. Nella stessa basilica, nel tardo pomeriggio e nella sera del 25 agosto 2008 il maestro Ennio Morricone – fresco di premio Oscar alla carriera (2007) – diresse la cantata mistica da lui scritta “Vuoto d’anima piena”. Centoventi i cantanti e musicisti dell’orchestra “Roma Sinfonietta”, del coro lirico sinfonico romano diretto da Stefano Cucci, insieme al flautista Massimo Mercelli, nella navata della basilica.

A monsignor Gabriele Foschi, allora presidente del Comitato del Millenario di Sarsina e oggi parroco di Sant’Egidio di Cesena, abbiamo chiesto un ricordo personale di quell’incontro. Ennio Morricone venne insignito cittadino onorario di Sarsina in occasione della celebrazione presieduta dal cardinale Re, nella festa di Pentecoste del 2009, insieme al vescovo di Cesena-Sarsina Antonio Lanfranchi e allo stesso don Gabriele Foschi.

“Ci siamo incontrati un anno e mezzo prima dell’evento – ricorda il sacerdote -. Tra le varie proposte che valorizzassero il Millenario era emerso il desiderio di un’opera musicale che ricordasse l’evento. Ci incontrammo al Grand Hotel di Castrocaro Terme. Insieme abbiamo messo a punto il programma. Manifestò l’intenzione di musicare un’opera scritta da un suo ‘protetto’. Nello stesso tempo manifestò il desiderio di esprimere tutta la sua esperienza di musicista. La proposta ci sembrò realizzabile e concordammo la composizione realizzata ad hoc per il Millenario di Sarsina. Il titolo principale era ‘Vuoto di anima piena’ e il sottotitolo si riferiva alla concattedrale di Sarsina: ‘Dramma in tre navate, per coro e orchestra’”.

Fu un evento molto significativo “perché ci trasmise la ricchezza, bellezza e umanità di un personaggio che era appena stato insignito del Premio Oscar alla carriera – sottolinea don Foschi – e che sembrava avesse portato a termine il suo lungo curriculum di musicista e compositore”.

Seguono i ricordi personali. “Ricordo il maestro come persona molto affabile, semplice, non altezzoso pur nella maestosità del momento – prosegue il parroco -. Di grande spessore anche la moglie, con la quale da subito abbiamo instaurato un bel rapporto. Nel corso dell’anno successivo siamo andati più volte nel suo appartamento a Roma, vicino a piazza Venezia”.

Due furono i momenti esecutivi dell’opera: nel tardo pomeriggio, con ingresso a invito, per i tanti che avevano sostenuto il Millenario. La sera, il concerto, aperto a tutti, nella Concattedrale, con alcuni maxischermi in piazza Plauto.

“Insieme al vescovo Lanfranchi, abbiamo ricevuto la cittadinanza onoraria – conclude don Gabriele -. È stato un bel riconoscimento a conclusione di un tempo di impegno e promozione e valorizzazione dell’antico comune. La celebrazione, a chiusura del Millenario, fu presieduta dal cardinale Re, come delegato papale. Furono giorni di grande impegno condiviso, quelli del Millenario, significativi dal punto di vista culturale e di grande soddisfazione personale”.

Nelle foto (archivio don Daniele Bosi), il maestro Ennio Morricone a Sarsina.