Lattuca: “Massima attenzione per non scivolare in zona arancione”

Il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, ha commentato con una diretta Facebook l’ultimo decreto del Presidente del consiglio dei ministri, che adotta misure differenziate di contrasto al Covid-19 a seconda delle criticità presenti nelle diverse regioni italiane.

“La nostra regione è inserita in fascia gialla – ha spiegato il sindaco – dove si applicano norme valide per l’intero territorio nazionale. Ci sono regioni in area arancione e altre in fascia rossa, spetta a noi far sì che l’Emilia-Romagna non scivoli verso nuove restrizioni”.

Il primo cittadino, rispondendo alle domande dei cesenati, ha ribadito come l’autocertificazione sia necessaria solo per gli spostamenti in orario “da coprifuoco”, dalle 22 alle 5 del mattino: “Si può compilare eventualmente sul posto, anche se averla già con sé precompilata può agevolare il lavoro delle forze dell’ordine. Basta, ovviamente, dichiarare il vero spiegando i motivi di necessità che inducono allo spostamento, siano essi lavorativi, di salute o altro”.

Anche se il Dpcm entrerà in vigore da domani, già oggi alcune scuole superiori cesenati sono passate al 100 per cento di alunni in didattica a distanza.

Tutte le altre scuole, fino alle Medie, restano in presenza. Così come possono continuare i dopo scuola e i servizi di aiuto ai compiti pomeridiani”.

A chi chiedeva lumi sulla possibilità di fare controlli al personali di nidi e materne, Lattuca ha risposto che arriveranno dalla Regione dei tamponi veloci con responsi nell’arco di 15 minuti.

L’ultima rassicurazione del sindaco, che ha invitato tutti a scaricare l’app Immuni, è stata per i negozi: “La chiusura alle 18 rimane solo per bar e ristoranti, fatta salva la possibilità dell’asporto, non per le altre attività. Mentre, solo nei festivi e prefestivi, nei centri commerciali saranno chiuse tutte le attività a eccezione degli alimentari, delle edicole, delle tabaccherie, delle farmacie e parafarmacie”.

Nella giornata di domani l’Amministrazione comunale completerà gli incontri con le associazioni di categoria e, fatte le proprie valutazioni, deciderà quali ristori (aggiuntivi rispetto a quanto previsto dal Governo) concedere alle attività che subiscono limitazioni dal Dpcm.