Lattuca: “Situazione difficile, ma la comunità cesenate mi rende orgoglioso”

Nuova diretta social per il sindaco di Cesena Enzo Lattuca che, dalla sua pagina Facebook, ha fatto il punto sui recenti provvedimenti governativi e non.

Dopo aver aggiornato sugli ultimi ricoverati per Coronavirus (l’età varia da un minimo di 40 anni a un massimo di 80, ulteriore conferma del fatto che il Covid colpisca senza guardare all’età) e sul numero di tamponi (circa 600 al giorno nel cesenate), il primo cittadino ha fatto il punto sulla scuola.

“Da domani tutte le scuole superiori di Cesena e della Regione rimoduleranno la presenza in sede al 25 per cento, con un sistema di turnazione – ha spiegato il sindaco –. Le classi staranno una settimana a scuola e tre a casa, con didattica a distanza. Sono previste comunque tutele particolari per gli studenti con disabilità e per le classi prime e quinte, sempre in presenza. Questa misura va a sgravare sia il trasporto pubblico che gli assembramenti nell’area della stazione. Così, si risolve un potenziale problema, ma non trascuro il fatto che si tratti di un sacrificio molto importante. Purtroppo non è stata data la possibilità di rimanere in presenza al 50 per cento. Una soglia che, nella nostra realtà, sarebbe stata più indicata senza far perdere efficacia alla didattica”.

Lattuca ha poi ricordato come il bando della scorsa estate abbia supportato 323 famiglie (in special modo delle scuole superiori) nell’acquisizione di strumenti informatici per la didattica a distanza.

Passando al cosiddetto “decreto ristoro” (non ancora pubblicato sulla Gazzetta ufficiale), il sindaco ha parlato di “Risorse serie, importanti, anche se con ogni probabilità non saranno sufficienti. Si tratta di 5-6 miliardi per lavoratori direttamente colpiti dal Dpcm, con contributo a fondo perduto per tutti titolari di partita Iva. In alcuni casi moltiplica, in altri raddoppia quanto previsto nell’aprile scorso, con contributi fino al 400 per cento in più per le attività chiuse da tempo, come le discoteche”.

Il primo cittadino ha fatto alcuni esempi: “Un ristorante che ha preso 3500 euro di contributo nel mese di aprile ne prenderà ora 5250. Mentre un cinema che ad aprile ha preso 4mila euro ne prenderà ora 8mila. Abbiamo chiesto alle associazioni di categoria un feedback sull’efficacia di queste risorse”.

Sul diverso trattamento riservato ai circoli (i quali, anche se dotati di bar, devono rimanere chiusi sempre, anche prima delle 18), Lattuca ha detto di aspettarsi a breve un’ordinanza regionale che faccia chiarezza sulla materia.

Rispondendo alle domande dei cittadini, il sindaco ha ricordato come le attività di catechismo siano consentite “ma raccomando a tutti la massima attenzione e il distanziamento”.

Mentre per le case di riposo, dove non si segnalano nuovi casi, Lattuca ha ribadito come sia comunque bene “limitare al massimo le visite, preferendo incontri a distanza via Rete o, dove non è possibile, via finestra”.

Le considerazioni finali del sindaco sono state amare ma dense di fiducia per il futuro: “Si tratta di una situazione in cui nessuno si vorrebbe trovare, circostanze che fanno male dal punto di vista economico e sociale. Dobbiamo rimanere uniti, aiutare chi è più in difficoltà. In ballo c’è la tutela della salute di ciascuno di noi e la salute collettiva. Bisogna rispettare le limitazioni anche quando fanno male, anche quando ci deludono. Queste sono le regole e le regole specie in questa fase sono da rispettare. L’unità e la coesione che sta dimostrando questa comunità mi rende orgoglioso di essere sindaco di Cesena”.