Cesena
Lavori all’ex Roverella, tagliati i grandi alberi nel cortile
I lavori i riqualificazione del complesso ex Roverella, in centro storico a Cesena, sono partiti lasciando l’amaro in bocca. Non è infatti passato inosservato il taglio degli alberi collocati in una delle due corti interne, “l’ultimo sfregio ai monumenti verdi, alle piante più belle e importati della nostra città”, ha commentato il consigliere comunale Denis Parise di Cesena Sìamo noi. A essere finiti sotto le motoseghe sono maestosi esemplari di Tasso (taxus baccata) dall’età importante a giudicare dalla grandezza dei tronchi sezionati.
Nei piani dell’Amministrazione comunale, il nuovo edificio di quasi 8mila metri quadrati (pronto nel 2026 se verrà rispettato il cronoprogramma) sarà integrato completamente con il tessuto urbano, grazie a un articolato sistema di attività aperte a tutta la comunità.
“Ricordo che da più parti fu garantita la volontà di eseguire i lavori previsti nel rispetto e salvaguardando le dotazioni verdi dei luoghi, invece come si è visto non appena cantierati i luoghi, si è dato corso al taglio degli alberi, probabilmente con il consenso delle Soprintendenza ai Beni ambientali e paesaggistici – sottolinea l’architetto Parise -.Tenuto conto che il progetto riguarda in massima parte opere edili interne, e solo in piccola parte opere di sistemazione esterna, un impianto del cantiere diversamente concepito avrebbe potuto di certo salvare gli alberi senza compromettere la regolare esecuzione dei lavori”.
D’altronde non è la prima volta che si nota, da parte dei progettisti, una certa riluttanza a mantenere piante e alberi esistenti, che potrebbero tranquillamente continuare ad assolvere la loro funzione ornamentale. Così fu ad esempio per i lavori del terzo lotto della Biblioteca Malatestiana, ma in quel caso i lecci furono salvati in extremis dall’intervento dell’ambientalista Davide Fabbri, che lanciò in loro difesa una campagna di sensibilizzazione. Anche in questo caso per Parise “non si tiene in alcun conto della memoria del passato né degli affetti delle persone”. E ben poco importa se gli amministratori si dichiareranno disponibili a ripiantare alberi nuovi. “Io, ahimè! già cinquantenne, non potrò più contemplare esemplari così maestosi nel cortile dell’ex complesso Roverella, né li vedranno le giovani generazioni”, conclude amareggiato il consigliere di Cesena Sìamo noi.