Lavori in stazione, treni spostati ai binari 2 e 3

Sono finalmente partiti, questa settimana, i lavori per alzare il marciapiede a servizio del primo binario della stazione di Cesena. Questo intervento dovrebbe concludere l’attività del cantiere che sta impegnando l’area da ben quattro anni.

Nel 2017 era stato allargato e rialzato (fino alla quota europea di 55 centimetri sul piano del ferro) il marciapiede a servizio del secondo e del terzo binario, per garantire discese e salite più agevoli dai convogli, e rifatta l’illuminazione con corpi illuminanti a Led.

Ora che i lavori interessano il primo binario, i treni in partenza per Bologna sono stati spostati al binario 2 e quelli diretti a Rimini al 3 (salvo imprevisti).

Tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 la sostituzione di rotaie, traversine e segnalamenti, unita a sopraelevazioni di binari, rettifiche del tracciato e nuove mensole per i fili elettrici, ha permesso l’aumento di velocità dei treni in transito da 140 chilometri orari a 180 all’ora. Entro fine 2019 la velocità massima tra Mirandola-Ozzano e Savignano potrà toccare i 200 chilometri orari, una sorta di “piccola Alta velocità” (le Tav vere e proprie hanno linee in grado di accogliere treni alla velocità di 250 o 300 e passa chilometri orari).

Giova ricordare anche come, da quasi un anno e mezzo, i binari di Cesena dispongono di nuovi tele-indicatori con informazioni sui treni in partenza, simili a quelli già presenti da tempo nelle stazioni più importanti.

Il costo complessivo degli interventi di Rfi è pari a circa 70 milioni di euro tra Bologna e Rimini (350 milioni per l’intera Adriatica). Grazie a questi, i tempi di percorrenza tra Bologna e Rimini saranno ridotti di otto minuti, tra Bologna e Bari di 45 minuti, tra Bologna e Lecce di 60 minuti.