Le idee dei repubblicani per il governo di Cesena

Presentati questa mattina, al Parco Endas di Martorano, il nuovo direttivo uscito dal congresso comunale del Pri e le idee del partito dell’edera per il governo della città. Tra queste una proposta a effetto: un parcheggio pubblico nel cortile dell’ex Roverella, in pieno centro storico.

I rinnovati vertici comunali del Pri cesenate sono composti dal segretario Romano Fabbri, dal suo vice Germano Gabanini e dai membri dell’esecutivo Paolo Severi, Raffaele Pagliacci e Rocco Paone.

Nel percorso che porterà il Pri alle elezioni amministrative del 2019, alcuni punti sono stati stabiliti con chiarezza nel congresso celebrato a fine maggio scorso: riunire nella casa originaria le diverse anime uscite dal Pri a partire dal ’94, dialogo con tutti con una preclusione a chi pensa solo a far promesse di breve termine (“Il Pri pensa alle prossime generazioni, non alle prossime elezioni”), una limitazione della spesa pubblica allo stretto necessario.

C’è spazio poi per le infrastrutture viarie (completamento della Secante con il lotto zero e via Emilia bis per Forlì), il potenziamento dell’offerta turistica romagnola ed un ripensamento globale della sanità, specie per quanto riguarda i servizi alle persone non più autosufficienti.

L’attenzione della prossima Amministrazione, per i repubblicani, dovrà essere alta sulle periferie con investimenti in piazze, cultura e servizi per evitare la trasformazione in dormitori.

Mentre per quanto riguarda il cuore della città, “dove scelte sbagliate hanno penalizzato tutto, attività, servizi e residenti”, i repubblicani cesenati pensano a “servizi primari quali i parcheggi per i residenti e per chi vi svolge attività”, oltre a parcheggi di scopo in pieno centro storico.

Sulla localizzazione effettiva di questi, il segretario Fabbri ha dapprima messo le mani avanti (“devono ancora esprimersi gli organi del partito”) per poi sbilanciarsi in una ipotesi a suo avviso percorribile: ricavare 50-60 posti auto nel cortile dell’ex Roverella, immobile di proprietà pubblica: “Quei giardini lì dentro non so che ci stiano a fare. Senza abbattere niente, ci sono comunque aiuole che non servono a nulla. L’accesso è già garantito dalla via Manfredi (fuori dalla Ztl in orario diurno, ndr.) e con un semaforo intelligente all’inizio della stessa si potrebbe segnalare la disponibilità o meno di posti liberi nel parcheggio. Si tratta di scelte difficili, ma chi si candida a guidare la città dovrà esprimersi a favore o contro”.

Sul tema delle alleanze, la locale Consociazione del Pri (che riunisce i 15 comuni del cesenate) ha pensato ad un confronto “doveroso con tutti, rifuggendo le derive di natura populistica e sovranistica”, formula che sembra tagliata su misura per l’attuale governo giallo-verde tra Lega e Movimento 5 stelle. Ma su questo punto Fabbri si è mostrato comunque più aperto rispetto alla Consociazione: “Fermi restando i nostri valori, noi dialogheremo con tutti. Per il Pri è prioritario un ragionamento sulla città, al di là delle prossime elezioni. Noi pensiamo alle prossime generazioni”.

Una visione di così lungo periodo potrebbe includere anche un ragionamento su cosa fare dell’attuale Bufalini, una volta completato il nuovo ospedale a Villa Chiaviche? “In Italia abbiamo già tante opere incompiute, bisogna fare attenzione prima di avviarne altre” questo il caustico commento del segretario Pri sul nuovo ospedale in progettazione.