Le principali notizie dall’Italia e dal mondo. Coronavirus, 50mila morti negli Stati Uniti. Italia: terrorismo, decreto di espulsione per un egiziano

Coronavirus/I numeri: Johns Hopkins University, 190mila morti nel mondo. Stati Uniti i più colpiti dai lutti

I morti provocati dal coronavirus a livello mondiale hanno superato quota 190mila, mentre il numero complessivo dei casi ha passato la soglia dei 2,7 milioni: è quanto emerge dal conteggio aggiornato della Johns Hopkins University. Nel mondo – riferiscono questa mattina le agenzie – si registrano adesso 190.861 decessi a fronte di 2.709.408 casi mentre le persone guarite sono 738.490. Gli Stati Uniti si avvicinano al primato dei 50mila morti per coronavirus. I casi accertati sono 866.646 e i decessi 49.759.

Coronavirus/Ue: Recovery Fund passa al Consiglio europeo. Entro il 6 maggio la proposta operativa. Ok a Mes, Sure e Bei

Mes, Sure e Bei operativi da giugno e ok al principio del Recovery Fund “urgente”, come aveva chiesto l’Italia, anche se con tutti i dettagli ancora da definire a cui lavorerà la Commissione nelle prossime settimane. Il vertice europeo di ieri dedicato alla crisi economica più profonda dal dopoguerra “cerca di ritrovare almeno un’unità d’intenti che consenta di proseguire lo sforzo per definire una risposta all’altezza della situazione”, scrive l’Ansa. Ci riesce, almeno in parte, accogliendo l’idea di creare uno strumento nuovo come il fondo per la ripresa. “Uno strumento del genere era impensabile fino adesso e renderà la risposta europea più solida e coordinata”, ha dichiarato il premier Giuseppe Conte. “La Commissione – fa sapere Conte – lavorerà in questi giorni per presentare già il prossimo 6 maggio un Recovery Fund che dovrà essere di ampiezza adeguata e dovrà consentire soprattutto ai Paesi più colpiti di proteggere il proprio tessuto socio-economico”.

Cronaca: terrorismo, decreto di espulsione per motivi di sicurezza pubblica nei confronti di un 43enne egiziano

I carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito il decreto di espulsione per motivi di sicurezza pubblica nei confronti di un 43enne egiziano domiciliato a Marina di Gioiosa Jonica, in provincia di Reggio Calabria. Secondo le indagini, l’uomo aveva cominciato un percorso di radicalizzazione dal 2015. In particolare, sono stati ricostruiti contatti con il tunisino Anis Amri, l’attentatore che fece strage al mercatino di Natale di Berlino nel 2016, con il quale è entrato nel corso della permanenza presso un centro di accoglienza. Lo straniero, dopo le procedure di fotosegnalamento, è stato immediatamente portato nel centro di permanenza per i rimpatri di Palazzo San Gervasio, a Potenza, in attesa delle successive operazioni di espulsione che gli impedirà, per i prossimi 10 anni, il rientro non solo sul territorio nazionale ma in tutta l’area Schengen.

Ambiente: chiuso il più grande buco dell’ozono mai rilevato al Polo Nord. Ondata di calore nell’Artico

Dopo aver tenuto gli scienziati sulle spine da fine di marzo, il buco dell’ozono artico – senza precedenti per dimensioni e durata – si è finalmente chiuso. Secondo il team del Servizio di monitoraggio atmosferico della rete europea Copernicus, non tornerà a riaprirsi, nonostante il vortice polare dovrebbe rafforzarsi di nuovo nei prossimi giorni, segnala un servizio di Euronews. Il “buco dell’ozono dell’emisfero nord del 2020 è sicuramente un evento da record”, commenta la scienziata di Copernicus, Antje Iness. La chiusura senza precedenti del buco nello strato di ozono non ha nulla a che vedere con la riduzione dell’inquinamento dovuta alle misure di confinamento per frenare la pandemia di Covid-19. Si è resa possibile grazie all’”ondata di calore” che l’Artico ha vissuto questa settimana, con temperature fino a 20º C più alte del normale in questo periodo dell’anno.