Dal Mondo
Le principali notizie dall’Italia e dal mondo. Covid-19, contagi e morti in aumento nel mondo. Yemen, 5 anni di guerra, e si affaccia il coronavirus
Coronavirus: oltre 200mila morti, contagi in aumento su scala mondiale (2,9 milioni). Diversi Paesi chiudono le frontiere
Sono più di 2,9 milioni i contagiati dal Coronavirus nel mondo e oltre 206mila i morti. Lo rende noto la Johns Hopkins University, aggiornando questa mattina a 2.971.639 il bilancio dei casi a livello globale e a 206.542 quello delle vittime. È invece di 5.441.079 il numero delle persone considerate guarite dall’infezione. Ai preoccupanti e crescenti numeri della pandemia, si accostano le vicende dei singoli Paesi, ancora alle prese con tentativi di contrasto alla malattia. La Tunisia, ad esempio, registra nelle ultime 24 ore altri 10 nuovi contagi da Coronavirus, che portano a 949 il totale dei casi confermati nel Paese nordafricano. Il governo argentino ha esteso la chiusura delle frontiere nazionali – già in vigore di porti, aeroporti e transiti terrestri – fino al 10 maggio. Lo riferisce l’agenzia di stampa Telam, ripresa da Ansa. Il governo di Tokyo dal canto suo estende la lista delle nazioni i cui cittadini vedranno il proprio ingresso vietato in Giappone a fronte dell’espansione del contagio da Coronavirus. Il totale delle nazioni alle quali è stato imposto il divieto di ingresso si assesta a 87: oltre che dall’Italia, a partire dal 26 marzo, il Giappone non accoglie viaggiatori provenienti da Stati Uniti, Cina, Corea del Sud e Australia. Ma i dati ufficiali della pandemia probabilmente non rispondono alla realtà, specialmente se si considera la situazione di Cina, Russia e Stati africani e asiatici. Secondo il Financial Times il bilancio delle vittime del Coronavirus nel mondo potrebbe essere il 60% più alto di quanto riportato nei dati ufficiali.
Italia: ministro Azzolina, “lavoriamo per un esame di maturità in presenza”. Si progettano assunzioni di docenti precari
“Lavoriamo sugli esami del secondo ciclo in presenza. Siamo convinti di poterli garantire in sicurezza, il comitato tecnico-scientifico ci ha dato il via libera”. Lo scrive su facebook la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. “In queste settimane il Governo non ha mai smesso di pensare alla scuola e non lo farà mai. Anche per questo vogliamo assumere, per il prossimo anno scolastico, più docenti possibili, a partire dai precari”.
Cronaca: Napoli, un poliziotto morto e uno ferito nel tentativo di bloccare rapinatori in fuga
Un poliziotto di 37 anni è morto e un altro è rimasto ferito a Napoli nel tentativo di bloccare gli autori di un colpo in banca. L’auto degli agenti della pattuglia del commissariato di Secondigliano, all’altezza di Calata Capodichino, ha cercato di frapporre un blocco alla fuga della vettura sulla quale si trovavano gli autori del colpo ma è stata travolta dagli uomini in fuga. I due rapinatori feriti nello scontro sono stati bloccati.
Guerra/Yemen: si aggrava il conflitto nel Paese, che dura da 5 anni. E si affaccia il rischio Coronavirus
Si aggrava la situazione in Yemen dove i separatisti del Consiglio di transizione meridionale hanno preso la città di Aden in rotta col governo internazionalmente riconosciuto (ma di fatto senza alcun potere e col presidente esule a Riad). Questo nonostante sei mesi fa fossero stati firmati gli accordi di Riad tesi alla formazione di un governo unitario tra le forze lealiste e separatiste, sotto la regia saudita. “Per molti la presenza saudita nella regione è troppo ingombrante”, scrive Euronews. “Già lo scorso agosto i separatisti avevano preso la città portuale ma la sommossa fu sedata in pochi giorni. Si apre così un fronte in più per l’esecutivo da 5 anni in guerra, sostenuto da una coalizione internazionale a guida saudita, contro i ribelli sciiti houthi, sostenuti dall’Iran e istallatisi nella capitale Sana’a”. Sullo sfondo della guerra c’è l’epidemia di Coronavirus “che potrebbe esplodere da un momento all’altro in un Paese che non è affatto in grado di gestirla, stremato da 5 anni di guerra civile”.
Guerra/Siria: Damasco sostiene di aver abbattuto un missile israeliano
La difesa aerea dell’esercito siriano è entrata in azione dopo che un missile aereo “israeliano” ha colpito obiettivi vicino alla capitale Damasco, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana. Quest’ultima non specifica la natura delle postazioni prese di mira poco prima dell’alba, ma afferma che la difesa aerea “ha abbattuto un certo numero di missili prima che raggiungessero i loro obiettivi”.