Cesena
Le proteste sul metanodotto Snam approdano in Consiglio comunale
È approdato in Consiglio comunale il tanto contestato metanodotto Sestino-Minerbio che transiterà anche per Cesena e la Romagna. Di recente è sorto il comitato “No tubo Romagna” cui aderiscono tra gli altri, i proprietari dei terreni interessati al suo passaggio. Ieri il consigliere Denis Parise del movimento Cesena Sìamo Noi ha presentato un’articolata interpellanza per chiedere approfondimenti sull’opera mastodontica realizzata da Snam Rete Gas per il trasporto del gas dal Sud Italia.
A rispondergli l’assessora all’Urbanistica e rigenerazione urbana Cristina Mazzoni che ne ha ripercorso il lungo iter amministrativo, iniziato nel marzo del 2005 con la presentazione ai Ministeri, da parte della società costruttrice, dell’istanza di Autorizzazione unica nazionale. “I 18 Comuni interessati, tra cui Cesena, sono stati coinvolti nei procedimenti esclusivamente in merito agli adempimenti di competenza, ossia rispetto a verifiche puntuali di conformità specifiche per la porzione di territorio interessate – ha affermato -. Non si è svolta una conferenza di Servizi da parte dell’Ente intestatario del procedimento a cui potesse essere direttamente presente il Comune di Cesena”.
Il Consiglio comunale nel 2009 è stato interpellato per votare l’apposita delibera per inserire negli elaborati grafici dello strumento urbanistico il tracciato del metanodotto (riportato nella tavola del Pug V6.3).
“L’Amministrazione ritiene che, avendo tale infrastruttura carattere nazionale, le valutazioni di merito rispetto a strategicità, attualità e beneficio siano da riferire a un quadro nazionale di cui il Governo ed i Ministeri hanno esaustiva visione e competenza – non si è sbilanciata l’assessora sull’utilità o meno dell’infrastruttura -. Non abbiamo elementi per valutare l’adeguatezza di questo intervento nell’ambito delle politiche energetiche nazionali. Certamente l’approvvigionamento di gas ha rappresentato una delle criticità più evidenti negli ultimi due anni”.
Mazzoni ha informato inoltre che “al fine di attuare misure di compensazione e riequilibrio ambientale sarà destinato al Comune di Cesena l’importo di 953.883 euro, che sarà interamente destinato a specifiche misure di compensazione e riequilibrio ambientale da realizzarsi nel territorio comunale e definite dal Comune stesso”.
Per ovviare alla mancanza di comunicazioni ai cittadini interessati e alla tempestività con cui i lavori si svolgeranno, lamentata da Cesena Sìamo Noi e dal comitato “No tubo ‘Romagna”, l’assessora ha rassicurato che “l’Amministrazione può mettersi a disposizione per agevolare lo scambio di informazioni con l’Ente preposto e sostenere la veicolazione di istanze dal territorio”.