Cesena
“Le vite dei Cesenati”, fresco di stampa il volume XV
Sarà presentato venerdì 26 novembre alle 17,30 al Cinema Eliseo di Cesena il nuovo volume delle “Vite dei Cesenati”. La serata sarà presentata da Gianfranco Miro Gori, saggista e poeta, e condotta da Alberto Gagliardo dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea. Parteciperanno il sindaco Enzo Lattuca, il direttore del Ccr Giancarlo Petrini e Leonardo Belli di Belli Decò.
Il volume, all’uscita numero XV, è stato mostrato oggi in anteprima alla stampa. L’assessore alla Cultura Carlo Verona ha sottolineato il legame fra “Le vite dei Cesenati” e il “Premio Malatesta Novello”, assegnato nei giorni scorsi, entrambi “omaggio che la cultura cesenate fa ai suoi cittadini” di ieri e di oggi.
Il curatore Giancarlo Cerasoli è entrato nei dettagli dei contenuti. Il corposo tomo di 500 pagine si apre con la biografia di Osvaldo Abbondanza, ufficiale di marina e partigiano, tratteggiato dagli eredi Marco e Gabriele Abbondanza.
Si passa alla sezione dedicata a “Le vite”. Franco Dell’Amore scrive del musicista Lamberto Corbara, Mattia Brighi interviene sulla figura del partigiano Luciano Caselli, Jean Bennett ricorda il tenore Giovanni Pullini, Giovanni Guiducci interviene su Domenico Mondardini, medico e calciatore, infine Bruno Pompili rievoca il pittore dimenticato Pier Paolo Pollini.
Nella sezione dedicata a “Le storie”, il filologo Carlo Dolcini rilegge i versi del Canto 27 dell’Inferno in cui Dante parla di Cesena. A seguire, è pubblicato un inventario dei beni della fine del Trecento della chiesa di San Giovanni evangelista, demolita nei secoli successivi, a cura di Elisabetta Ricci. Michele Andrea Pistocchi rievoca le origini dei conti Guidi narrate da Niccolò II Masini. Lo storico Claudio Riva interviene sulla nomina di Tommaso Maria Martinelli a conte di Perno nel Monferrato. Lo stesso Giancarlo Cerasoli è autore di un saggio sulle accuse di ateismo e materialismo rivolte a Maurizio Bufalini fra il 1827 e il 1828. Piero Camporesi e Gianluca Battistini ripercorrono la “Battaglia del Monte” del 20 gennaio 1832 dal punto di vista dei danneggiati. Alessandra Zaghi parla della corte di Palazzo Romagnoli a partire da nuove fonti storiche. Franco Bazzocchi inizia una disamina dei Circoli culturali, legati ai vari partiti, che hanno animato la città dagli anni ’60 agli anni ’80 del secolo scorso. Sul tema dei circoli interviene anche Carlo Sozzi, in merito a quello socialista intestato a Rodolfo Morandi. La sezione termina con le indicazioni di Gianluca Braschi, direttore dell’Archivio di Stato di Forlì, per orientarsi tra le fonti per le ricerche genealogiche.
Nella parte dedicata a “Letteratura e storia” si propone il copione teatrale di Francesco Ciotti “1815. Il processo a Maurizio Bufalini per la successione a Testa a Bologna”.
Nel volume non mancano gli “Archivi fotografici” che testimoniano il legame profondo fra la rivista e la Biblioteca Malatestiana. In questa sede vengono scelte 33 immagini del fondo fotografico Bacchi che documentano la trasformazione di alcuni luoghi della città nel corso degli anni.
Spazio anche a una sezione dedicata agli “Archivi di grafica” con il disegnatore Antonio Dal Muto che ricostruisce alcuni edifici della “Cesena scomparsa”.
La parte dedicata ai libri contiene quattro recensioni, in parte a firma di studenti delle Superiori, a sottolineare l’impegno della rivista a coinvolgere il mondo delle scuole.
Non mancano le segnalazioni delle pubblicazioni dedicate a Cesena nel 2020 a cura di Paola Errani e il prezioso “Indice dei nomi e delle cose notevoli” per districarsi nella lettura del corposo volume a cura di Rita Dell’Amore.
Sono 123 gli autori che hanno collaborato alla stesura dei 15 volumi presentati negli anni, per un totale di 191 profili tracciati. A questi numeri si aggiungono 72 saggi e 11 archivi fotografici. “La rivista – ha ricordato Cerasoli – non è chiusa, su invito, ma aperta a tutti i contributi attinenti alla vita della città. Siamo già al lavoro al volume XVI”.