Libri. Il mistero del vino

Riscoperte editoriali

La casa editrice fiorentina Olschki ha pubblicato recentemente un piccolo ma gustoso opuscolo, firmato nel XVI secolo da Giacomo Profetto (il nome è testimoniato anche come Profetti o Prefetti), che fu uno dei medici personali di papa Paolo III (1468 – 1549). Il volumetto, intitolato Sulla natura dei diversi tipi di vino, è stato curato da Lucio Coco, uno studioso che si è specializzato in storia delle religioni, spiritualità russa e letteratura cristiana antica.

In vino veritas

«In vino veritas». Da questo notissimo motto latino si può capire l’importanza che la cultura antica attribuiva all’affascinante, e inquietante, prodotto che da millenni accompagna l’uomo. Affascinante, perché nutriente e corroborante; inquientante, perché attraverso l’assunzione del vino gli esseri umani possono entrare in una differente dimensione, possono provare l’entusiasmo, che come dice l’etimologia, significa avere un dio in se stessi. Sotto l’influsso del vino, dice il proverbio latino, non si può mentire; in realtà si può mentire lo stesso, e in varie forme, persino sulla natura stessa del liquido che da decine di secoli beviamo.

La teoria degli umori

Nel presentare il volumetto, che nonostante la piccola mole è ricchissimo di riferimenti culturali, acutamente dipanati dalle note del curatore, Coco sottolinea lo status molto particolare del vino, che è sia alimento sia medicina, e perciò il suo uso o abuso entra in azione con gli “umori”. Oggi questo termine fa riferimento solo ad un modo di essere: si dice, ad esempio, essere di cattivo umore. Nella medicina antica, invece, la teoria dei quattro umori prevedeva che in ognuno di noi si trovassero quattro umori: il sangue, il flegma, la bile gialla e la bile nera. La salute derivava dall’armonia dei quattro umori, la malattia dallo scompenso di questi tre elementi, e la medicina operava per armonizzare nuovamente gli umori. La lunga vita di questa teoria si riconosce se consideriamo che la bile nera in greco si chiama melaina cholè, da cui la melancolia o malinconia: termini antichi che hanno un significato ancora oggi.

Saper scegliere il vino adatto

In tutto questo, che c’entra il vino? Il vino, il cui effetto è amplificato dalle stelle, per cui non si possono compiere alcune operazioni se il cielo non è favorevole, rientra in questo processo salutistico: bisogna però sapere scegliere il vino adatto alle varie situazioni della vita. Come scrive Profetto nel suo saggio, intriso di cultura classica, il vino disperde gli affanni degli uomini e dona pace ai miseri mortali, ridona speranza ai dubbi della mente, fa nuovamente confidare nella vita con serenità.

Vedere oltre il quotidiano

Questo documento prezioso, testimoniato da una sola edizione, eseguita a Venezia nel 1559, è così tornato nelle biblioteche, per permettere un’ulteriore riflessione sul vino, compagno dell’uomo da secoli, strumento per socializzare e, a volte, vedere oltre la realtà quotidiana.

  • Giacomo Profetto, Sulla natura dei diversi tipi di vino, a cura di Lucio Coco, Olschki, Firenze 2024, pagg. 114, euro 15.