Cesena
Liceo Monti e Italia Nostra insieme per gli ex voto del Monte
Tesoro di arte e fede, gli ex voto custoditi nell’abbazia della Madonna del Monte di Cesena finiscono sotto la lente d’ingrandimento dei liceali del “Monti”. Il progetto, sulla scia della precedente collaborazione con Italia Nostra che ha riguardato le epigrafici cesenati, avrà una durata biennale e coinvolgerà la classe 3B dell’indirizzo classico nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro.
Coinvolgerà anche il Conservatorio “Maderna” e l’associazione “Amici del Monte”.
«Punto focale sarà l’analisi approfondita degli studenti su questo patrimonio ricchissimo e secolare – spiega Francesco Gaggi, docente del liceo -. Studieranno gli ex voto non solo dal punto di vista scientifico. Dovranno infatti produrre una drammatizzazione: un racconto breve in forma di monologo ricostruendo con la fantasia l’episodio rappresentato».
Al via il prossimo febbraio con le lezioni di presentazione e lettura degli ex voto che si svolgeranno nella cripta della basilica, tenute dallo storico della medicina Giancarlo Cerasoli e dalla professoressa Maria Teresa Foralini. È previsto inoltre un laboratorio di digitalizzazione tenuto dall’esperto Pierpaolo Turchi.
I 28 studenti presenteranno i risultati del proprio lavoro ai docenti in aprile, sempre al Monte. Il tutto sfocerà poi in una lettura-concerto con i migliori monologhi, prevista il 6 giugno nel chiostro piccolo, con la partecipazione degli allievi del Conservatorio che cureranno la parte musicale.
«Per lo studio abbiamo selezionato 56 ex voto, scelti dalla raccolta che ne conta circa 800 e che tuttora continua ad alimentarsi. Si tratta di quelli più rappresentativi, che vanno dall’epoca tardo-medievale fino alla contemporaneità», sottolinea Gaggi.
Il progetto proseguirà anche l’anno scolastico successivo: tutti i contributi scientifici e narrativi saranno raccolti in un volume che sarà presentato alla cittadinanza nella primavera del 2024. Tutte le spese saranno sostenute da Italia Nostra. «È un progetto straordinario – lo descrive Franco Faranda, ex soprintendente che si è occupato dello studio dei dipinti votivi- e invito gli studenti a essere consapevoli della capacità storica degli ex voto: sono micro-storie che hanno riguardato persone concrete che hanno fatto parte del passato di questa città. Dalla loro drammatizzazione potrebbero scaturire piccoli capolavori».