Cesena
Locali sfitti, un nuovo patto per la casa
Un “patto per la casa”. La misura è stata presentata dal sindaco di Cesena Enzo Lattuca ed Elisabetta Scoccati, dirigente del settore Servizi sociali dell’Unione Comuni Valle del Savio, questa mattina in biblioteca Malatestiana, davanti alle parti sociali, alle organizzazioni sindacali e agli stakeholder del territorio.
“Il fenomeno della carenza abitativa – ha introdotto il primo cittadino – è molto articolato e rappresenta oggi una criticità sociale per i nuovi cittadini, per coloro che raggiungono Cesena per ragioni di lavoro o perché ritengono ci siano tutti i servizi necessari alla crescita dei propri figli. Quando parliamo del fenomeno dell’abitare non facciamo più, e solo, riferimento ai cittadini che vivono in condizioni di estrema marginalità. Tutti infatti riscontrano difficoltà a individuare una idonea unità immobiliare, anche coloro che dispongono di un reddito allineato con la media dei redditi del territorio”.
Da qui l’annuncio che “una delle prime linee di azione è quella di provare a scuotere il mercato di immobili esistenti che fanno parte del patrimonio edilizio cittadino, e non da costruire, costituito da circa tremila appartamenti con le utenze staccate e che per questo non abitate”.
Si pensa così di provvedere vantaggi per proprietari e inquilini. Contributi per alcuni costi del contratto (dalla firma alla chiusura), tutela di un fondo di garanzia in caso di morosità dell’inquilino, oltre all’assistenza legale, contributi per piccoli interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria. Questi i vantaggi concreti per i proprietari che decidono di dare in affitto un’abitazione, come si apprende da un comunicato stampa del Comune. A loro volta gli inquilini possono pagare un canone ridotto rispetto a quello del libero mercato (il risparmio può arrivare fino a 2mila euro l’anno), non versano il deposito cauzionale e possono ricevere un contributo a fondo perduto per l’affitto, se con un Isee familiare compreso tra 9.360 e 35.000 euro.
L’Attribuzione dell’alloggio avverrà sulla base di un elenco di richiedenti tenuto conto delle caratteristiche dell’immobile (metratura, ubicazione, barriere architettoniche…) e tipologia di nucleo richiedente.
I proprietari si impegnano a offrire un alloggio con contratto di locazione della durata di 3+2 anni a canone concordato. I contributi riconosciuti dal nuovo programma ai proprietari sono un fondo per attività tecnico amministrative e interventi manutentivi fino a 6.000 euro per l’intera durata del contratto e un fondo di garanzia per morosità e spese legali fino a 5-6.000 euro.
Per tutte le informazioni: 0547 22137.