Dall'Italia
Loppiano, divelta parte del tetto del santuario
Anche Loppiano, la cittadella del Movimento dei Focolari, ha subito danni a causa del maltempo che ha investito buona parte d’Italia. In pochi minuti si sono registrati diversi danni soprattutto lungo le strade per la caduta di alberi e rami. Il forte vento e la pioggia hanno colpito nel pomeriggio di domenica la chiesa santuario Maria Theotokos mentre si stava celebrando la Messa dei bambini. “Abbiamo visto e sentito un forte vento che batteva contro le vetrate, come una bufera – racconta una delle mamme presenti -. Dopo un po’, ha cominciato a piovere dentro la chiesa ed è entrata tanta acqua”.
Il vento forte aveva sollevato il manto di copertura in rame del santuario. “Ci si è attivati subito per rispondere all’emergenza”, raccontano da Loppiano, “asciugando l’acqua che entrava copiosa in chiesa e mettendo in sicurezza il più possibile le uscite e il sagrato, rimuovendo le lamiere che il vento aveva trascinato a terra. Nell’emergenza, anche i bambini hanno fatto la loro parte: qualcuno ha aiutato con lo spazzolone e i secchi, mentre sull’altare i più piccoli, seduti sui gradini, facevano un gioco per lasciare i più grandi aiutare”.
“Un grande aiuto – raccontano sempre da Loppiano – è arrivato immediato anche dal Cielo: il temporale previsto per la notte e per la giornata di ieri si sono dileguati, dandoci il tempo di intervenire tempestivamente”.
È Elena Di Taranto, architetto e collaboratrice dell’ufficio tecnico della cittadella, direttore tecnico degli studi di progettazione del Centro Ave Arte, a stilare un bilancio dei danni: “Stiamo ancora valutando i danni provocati dal maltempo anche sul resto della cittadella. Avremo un quadro più preciso a breve, soprattutto per il tetto della chiesa dove le conseguenze verranno in evidenza con il passare delle ore. Abbiamo accertato che circa 300 metri quadri di copertura sono stati letteralmente risucchiati dal vento e la tempestività delle ditte interpellate ci ha consentito di mettere subito in sicurezza l’interno, in modo da consentire l’agibilità del santuario. Non è da escludere l’ipotesi che questo evento ci costringa ad accelerare alcuni interventi collaterali già previsti sul complesso”.
Tra i danni accertati nella cittadella, alcuni alberi divelti e anche un’auto che è rimasta schiacciata sotto il tronco di un’acacia. “Ringraziamo tutti per la solidarietà manifestata attraverso i vari messaggi via WhatsApp o altri social”, dicono gli abitanti della città dei Focolari. E aggiungono: “Questi fenomeni violenti sempre più frequenti ci mettono di fronte alla grave crisi climatica che stiamo vivendo, ci ricordano l’urgenza di agire per la cura del nostro Pianeta e rinnovano con decisione il nostro impegno per una vera conversione ecologica, cominciando da noi stessi e dalle nostre scelte quotidiane”.
Completato nel 2004, il santuario Maria Theotokos è un’opera di architettura contemporanea che si immerge nel paesaggio circostante, distinguendosi per la grande copertura verde di rame invecchiato e per la grezza matericità della pietra a vista. Theotokos (in greco Θεοτόκος) è un titolo della Vergine Maria, che letteralmente significa “colei che genera Dio” o “colei che ha dato la vita a Dio” e spesso viene reso in italiano con “Madre di Dio”. La chiesa è ricca di ampie vetrate che illuminano dai lati gli spazi del santuario con la forza dei colori. “Segno tangibile dell’amore dei fratelli di altre religioni, che aderiscono al Movimento dei Focolari”, è presente in una parete del santuario un prezioso quadro, opera dell’artista indiano Kalaichelvan di religione indù, che raffigura Maria col Bambino davanti al quale ha sostato in preghiera papa Francesco il 10 maggio 2018, nella sua visita alla cittadella.