L’ora di religione è sempre “una bella occasione per approfondire”

La scadenza di fine gennaio per iscriversi all’Insegnamento della religione cattolica coincide – più o meno – con la celebrazione della prima Giornata della Parola che il Papa ha indetto per il 26 gennaio e che si celebrerà in tutte le comunità cristiane. Sappiamo bene che il contenuto fondamentale di tale insegnamento ha la sua base e il suo fondamento nel testo biblico. Tale coincidenza, pertanto, viene a proposito e ne sottolinea l’importanza.

Il Papa, nella Lettera apostolica Aperuit illis, istituendo questa giornata, afferma: “la Bibbia non può essere solo patrimonio di alcuni e tanto meno una raccolta di libri per pochi privilegiati. […] Spesso, si verificano tendenze che cercano di monopolizzare il testo sacro relegandolo ad alcuni circoli o a gruppi prescelti. Non può essere così” (n. 4). L’insegnamento della religione è attualmente un’occasione formidabile per accostare a scuola la Bibbia in maniera corretta, sistematica e approfondita. La giornata ha anche lo scopo di favorire il dialogo tra le diverse religioni.

Pensando all’ora di religione come ad una bella occasione per approfondire i temi e i contenuti delle altre confessioni cristiane (ortodossi e protestanti) e di quella ebraica, si comprende come, proprio a partire dalla Bibbia, sia davvero importante approfittare di questa opportunità che la scuola offre proponendo l’insegnamento della religione cattolica a tutti e inserendolo nel curriculum scolastico.

Agli insegnanti di questa materia rivolgo un particolare appello perché il loro servizio sia svolto con amore e con passione e l’insegnamento sia esercitato con le necessarie competenze sia di carattere metodologico che contenutistico.   

Agli alunni dico di ‘usare’ senza paura quest’ora per confrontarsi con gli insegnanti, per dialogare e imparare tante cose sulla religione cattolica. Vorrei, quindi, con forza rinnovare a loro l’invito ad avvalersi delle lezioni di religione cattolica, per poter essere accompagnati in un cammino di crescita umana e culturale, decisiva e fondamentale per la loro vita.

Ai genitori, infine, ricordo che la missione educativa, a cui essi sono chiamati, coinvolge anche la dimensione religiosa e l’ora di religione nella scuola ne è un validissimo strumento. Tessendo relazioni vere con gli insegnanti, partecipando attivamente alla vita della scuola, accompagnando i loro figli nel percorso scolastico, i genitori realizzano quell’alleanza educativa tra scuola e famiglia così indispensabile perché i ragazzi diventino “persone mature, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni e ricostruire il tessuto di relazioni per l’umanità più fraterne” (Dal messaggio di papa Francesco per il lancio del Patto Educativo, 12 settembre 2019).