Cesenatico
L’ultimo saluto a Claudio Baiocchi. “Sapeva donare un sorriso a tutti”
Sono appena terminati nella chiesa di Pinarella di Cervia i funerali di Claudio Baiocchi, il 44enne originario di Gatteo a Mare, membro della famiglia titolare della dolciaria Dalba, morto nei giorni scorsi a seguito di un incidente stradale sulla statale Adriatica, a Cesenatico (vedi “Leggi anche”).
All’altare, con il parroco di Pinarella don Mario di Massimo, anche don Gian Piero Casadei di Cesenatico, don Mirco Bianchi di Villamarina-Gatteo Mare, il parroco emerito di Viserbella-Torre Pedrera, don Otello Montemaggi, e i diaconi Giovanni Sintini ed Ettore Rossi. La celebrazione è sobria, senza omelia, come da espressa richiesta.
Le tante persone presenti oggi, in chiesa e fuori, nota il celebrante don Mario, “dicono di quanto rimani nei loro cuori. Ci stringiamo attorno alla famiglia in questo momento di grandissimo dolore. La comunità più ampia dei fedeli, anche la comunità civile, tutti ti salutano”.
Le letture aiutano a comprendere una morte che pare indecifrabile. Dalla lettera di san Paolo a Filippesi si ascolta che “il Signore trasfigurerà” ogni cosa, anche un destino che sembra crudele. Il ritornello del salmo “Andiamo con gioia incontro al Signore” mostra come nella morte si possa aprire un’altra realtà, che non siamo capaci di vedere. Il Vangelo secondo Luca ricorda alle centinaia e centinaia di amici, parenti e conoscenti di “stare pronti” perché “se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro non si lascerebbe scassinare la casa…”.
Al termine della Messa, un fratello di Claudio Baiocchi, Armando, legge un saluto a nome della famiglia. “Innanzitutto – dice – vorremmo ringraziarvi tutti per l’ondata di affetto con la quale ci avete circondato. È stata oltre ogni nostra aspettativa”.
Quindi un ricordo più personale: “Non esistono parole per esprimere il dolore che proviamo in questo momento. In noi c’è un vuoto che sarà difficile, se non impossibile, colmare. Un vuoto che rischia di diventare una voragine. Claudio sapeva donare un sorriso a chiunque incontrasse. Non ti faceva mai sentire solo. Non si tirava mai indietro. Se avevi bisogno, lo capiva subito. Era per tutti noi il gigante buono. Poi un suggerimento ai tantissimi in chiesa e fuori: “Abbiamo un modo per renderlo vivo tra noi: essere generosi, altruisti, come era lui. Così vivrà nelle nostre azioni”. E un saluto finale, diretto al fratello: “Fai buon viaggio, Claudio, Ti vogliamo tanto bene” seguito da un applauso lungo e fragoroso.
Don Montemaggi prende la parola portando “un grazie a nome di Claudio”. Poi legge un pensiero dal titolo “Finché hai tempo”. “Se vuoi fare felice qualcuno fallo oggi, finché hai tempo. Vuoi donare un fiore, donalo oggi, finché hai tempo. Vuoi fare la pace, falla oggi, finché hai tempo. Non aspettare che la gente muoia per volerle bene. Ama oggi, finché hai tempo”. Claudio, con i tanti presenti oggi in chiesa a Pinarella al suo funerale, nella sua vita deve avere amato ed è di certo stato molto ricambiato. Finché ha avuto tempo.
Dopo le esequie la salma verrà tumulata nel cimitero di Sant’Angelo di Gatteo.