Macerie in zona fornace, i cittadini preoccupati: “Basta triturare”

A Bagnarola una raccolta firme e una richiesta di incontro con il sindaco e la giunta

L’ex Fornace di Bagnarola in via Casino Neri (dall'alto). Contornata di rosso, la zona dove vengono triturati i materiali edili

Una raccolta firme per chiedere che venga cessata l’attività di triturazione di macerie svolta nel centro abitato di Bagnarola, in via Casino Neri 7.

265 firme di cittadini preoccupati

È quanto protocollato all’Urp del Comune di Cesenatico e indirizzato al sindaco e alla giunta comunale, assieme a una richiesta di incontro urgente con l’amministrazione. A supportare la richiesta 265 firme, in particolare di giovani e famiglie preoccupati per la loro salute e per quella dei propri figli e congiunti. La necessità di un confronto con l’amministrazione comunale e la raccolta di firme, spiegano i promotori «è emersa nella riunione tenutasi il 12 dicembre scorso, a cui hanno partecipato cittadini di Bagnarola, un rappresentante dell’attuale proprietà dell’ex fornace, cioè l’area dove si svolge l’attività, e alcuni membri del Comitato di quartiere».

L’allarme: “Polveri e mezzi pesanti”

«I cittadini – affermano i promotori della raccolta firme – sono costretti, loro malgrado, a vivere in un ambiente compromesso e contaminato da polveri, visibili e non, che potrebbero essere pericolose, di colore rossastro, grigio e talvolta azzurro argenteo. Un ambiente caratterizzato inoltre da un intenso traffico di mezzi pesanti. Durante i lavori di triturazione del materiale edile, col passaggio dei veicoli di trasporto e col vento – continuano i cittadini – si elevano nuvoli di polvere che si depositano per diversi chilometri al di fuori della sede di lavoro, su case, terrazzi, orti e coltivazioni agricole in atto».

La richiesta di un incontro con il Comune

Molti cittadini e imprenditori del territorio hanno rilevato inoltre lo stato di degrado continuo della via Casino Neri, della rotonda Pietro Neri e della via Cesenatico. «Una condizione dovuta al passaggio costante di mezzi ultra pesanti e di imponenti dimensioni, mai transitati prima dell’insediamento dell’attività di frantumazione e che causano, di conseguenza, il degrado del manto stradale e il deposito degli inerti sulle stesse vie e sulla rotatoria, per diversi chilometri». «Per questi motivi – concludono – i cittadini di Bagnarola rimangono in attesa che il sindaco e la giunta comunale, sempre sensibili alla tutela dell’ambiente e alla salute di tutti i cittadini di Cesenatico, si rendano disponibili a incontrare la popolazione con l’obiettivo di trovare una soluzione alle problematiche».

Il sindaco: “Ci sono le autorizzazioni Arpae”

«Anche il comitato di zona di Bagnarola ci ha chiesto in dicembre un incontro in merito -fa sapere il sindaco Matteo Gozzoli -. Le autorizzazioni ambientali sono rilasciate però dall’agenzia regionale Arpae. L’impianto di Bagnarola ha un’autorizzazione del 2017. A seguito delle richieste del comitato, abbiamo contattato Arpae per un incontro. La stessa Arpae, nel dicembre 2024, a seguito di verifiche, ci ha comunicato di non aver rilevato irregolarità nell’impianto. Appena avremo una disponibilità da parte dei tecnici organizzeremo un incontro».