Cesena
Malatestiana, le attività dell’ultimo anno
Per Giliola Barbero, direttrice scientifica della Biblioteca Malatestiana, è tempo di bilanci sul primo anno di lavoro. Ne ha parlato nel corso della Commissione consiliare di ieri sera. Dodici e più mesi spesi tra archivi da valorizzare, comunicazione web da rinnovare ed eventi da ripensare in tempo di pandemia. “La prima attività di cui mi sono occupata è stata la ridistribuzione dei contenuti e il rinnovo delle voci del sito internet che ora rispondono agli standard internazionali ─ ha debuttato Barbero, 58anni originaria di Verona ─. Ho poi collaborato alla delibera di Giunta, dello scorso luglio, in cui finalmente si riconosce, come vuole la legge, che le riproduzioni dei nostri beni culturali possano essere concesse gratuitamente per le pubblicazioni senza scopo di lucro”.
Molta attenzione hanno poi richiesto gli archivi conservati in Malatestiana, a partire da quello di Alma Novella Marani, docente cesenate di letteratura italiana emigrata in America Latina. “Su richiesta di ricercatori argentini sono state digitalizzate 157 lettere che si trovano all’interno del sito web del catalogo nazionale dei manoscritti”, ha informato.
E poi quello del poeta dialettale Walter Galli. “È stato uno dei miei primi tormenti, i cesenati volevano assolutamente vedere quell’archivio ─ ha continuato la direttrice ─. Un primo inventario è stato avviato da due giovani che hanno svolto servizio civile in biblioteca, le stesse stanno ora elaborando un inventario più approfondito tramite un rapporto di collaborazione volontaria. Si sta lavorando anche all’archivio personale di Gastone Sozzi. E abbiamo infine acquisito quello di Cino Pedrelli consegnatoci lo scorso luglio dalla famiglia in modo molto ordinato. La prima parte è costituita da un epistolario composto da 163 lettere”. Sul tema l’assessore alla cultura Carlo Verona ha auspicato che possa aggiungersi a questi pure quello del poeta Renato Turci.
In corso anche la digitalizzazione della serie dei manoscritti 164, riguardanti la storia di Cesena del periodo dal tardo 500 in avanti, le cui pagine sono spesso danneggiate per via dell’inchiostro utilizzato. Si tratta di codici che venivamo spesso consultati prima della pandemia.
Un buon riscontro è venuto dagli eventi organizzati su poesia, stragi del Novecento e anniversario dantesco che hanno seguito una linea ben definita. “Nella cultura ─ ha evidenziato Barbero ─ non esiste, a mio parere, il facile e il difficile, esistono dei valori. Non basta dire che il patrimonio culturale vale, bisogna spiegare perché ne abbiamo bisogno, soprattutto alle giovani generazioni”.
La direttrice scientifica ha poi dato aggiornamenti sul concorso per il posto di bibliotecario conservatore, iniziato ieri, a cui si sono iscritti 120 persone e presentate 45 da tutta Italia.
Plauso per il lavoro fin qui svolto è arrivato da diversi consiglieri di opposizione. Per Luigi Di Placido (Cambiamo) però permangono problemi nel comunicare all’esterno la Memoria del mondo Unesco: “Il livello di visita e conoscenza non è coerente con il suo impatto storico e culturale”, ha detto. Chiede inoltre risposte chiare sulla carenza di depositi adatti a conservare i libri antichi (attualmente solo uno è disponibile) e sollecita la costituzione di un Comitato scientifico a supporto della direttrice.