Mantellini a Cesena, come la Rete ha cambiato le nostre vite

La presentazione del libro “Bassa risoluzione”, questa sera in Malatestiana a Cesena, è stata l’occasione per Massimo Mantellini (uno dei primi blogger italiani e tra i primissimi a scrivere di Rete in Italia) per rispondere alle domande del gruppo di lettura Ux Book club Romagna su come Internet abbia trasformato la società. Con riflessioni tanto amare quanto vere sullo stato dell’informazione.

Sollecitato da Paolo Montevecchi (tra i fondatori del club e ambasciatore per l’Emilia-Romagna di Architecta, società italiana di architettura dell’informazione), Mantellini ha ricordato come dal 2006 al 2016 i giornali di carta in Italia abbiano perso il 50 per cento dei lettori, mentri i siti di informazione degli stessi giornali siano cresciuti solo del 4 per cento. Siti che, giova ricordarlo, spesso sono la brutta copia dei giornali, infarciti come sono di notizie scandalistiche e “acchiappa click”.

Nel giro di un decennio dunque, sono svanite legioni intere di lettori. Il tutto mentre i social network sono divenuti, per molti, luogo unico della presenza in Rete. E persino i motori di ricerca, un tempo più attenti a documenti e contesto della ricerca, si sono appiattiti sul “tempo reale” della ricerca.

Settore dell’informazione a parte, Mantellini comunque è tutt’altro che pessimista: “La tecnologia spesso non mantiene la promessa di renderci migliori – scrive l’autore nel volume – ma il nuovo contesto apre comunque strade interessanti. Ci attendono errori e ripensamenti, farà parte del gioco, sarà affascinante capire dove stiamo andando“.