Maria Silvia alla Giornata del malato: “Sono qui contro tutti i referti medici che mi davano per morta”

La testimonianza portata oggi pomeriggio nella chiesa di san Domenico, a Cesena. "La compagnia dell'associazione "Quadratini e Carità" mi sta aiutando"

Nella foto, un momento della testimonianza di Maria Silvia Baldarelli di Pesaro, oggi nella chiesa di San Domenico, a Cesena
Nella foto, un momento della testimonianza di Maria Silvia Baldarelli di Pesaro, oggi nella chiesa di San Domenico, a Cesena

“Con la malattia – prosegue Maria Silvia – o ti ribelli o sfidi il Signore. Grazie alla compagnia de Quadratini ho imparato a stare davanti a quello che c’è”

Una diagnosi implacabile

La diagnosi è di quelle che non perdona. È il 3 gennaio del 2022. Per una radiografia eseguita per altri motivi, a Maria Silvia Baldarelli di Pesaro viene diagnosticato un tumore al polmone destro. Seguono operazione e cicli di chemioterapia, fino al 2 novembre dell’anno successivo. Una caduta che pare banale e un braccio fratturato fanno indagare i motivi. Arriva un’altra sentenza implacabile: metastasi al cervello.

Oggi nella chiesa di San Domenico, a Cesena

Maria Silvia ha raccontato la sua esperienza oggi pomeriggio nella chiesa di San Domenico a Cesena, durante le celebrazione in Diocesi della 33esima Giornata mondiale del malato. Nonostante la diagnosi che abbatterebbe chiunque, Maria Silvia non si perde d’animo. “Non ero devastata, come i più si sarebbero aspettati, ma mi sentivo dominata da una presenza”, dice con la calma di chi si sente sereno. “Potevo non esserci, e invece oggi sono qui con voi – aggiunge -. Ho scoperto, con la malattia, che è un Altro che mi fa essere. La malattia mi ha fatto scegliere la parte migliore”.

“Con la malattia o ti ribelli o sfidi il Signore”

Di fronte a certi tornanti della vita uno si interroga, specie nei casi gravi in cui si mette tutto in discussione. “Con la malattia – prosegue Maria Silvia – o ti ribelli o sfidi il Signore. La compagnia degli amici dell’associazione “Quadratini e Carità” mi ha aiutato. Ho imparato a stare davanti a quello che c’è. Ho scoperto che uno può essere felice anche con un tumore. Tutti gli amici mi hanno aiutato a vivere intensamente, a essere qui oggi anche contro i referti dei medici che mi davano già per morta”.

La confessione pubblica non è ancora terminata. Maria Silvia svela anche quel che dice don Eugenio Nembrini, il promotori dei Quadratini, nei loro incontri quotidiani avviati in epoca Covid. “Dalla chat che abbiamo tutti assieme, ci dice sempre don Eugenio, si esce solo in due casi: o perché si guarisce o perché si va in Paradiso. Mi dà una grande serenità sapere che andrò in Paradiso. Come si legge in San Paolo (Fil 1,21, ndr) per me vivere è Cristo e morire è un guadagno. Ho detto sì a tutto: accada secondo la sua Parola”.

Un pensiero di Maria Silvia va anche a chi condivide con lei l’esperienza della malattia. “Il modo migliore per accompagnare mio marito e mio figlio è stare alla realtà per quella che è. Ma lo dico anche qui – confida in conclusione -. Quello che sto vivendo è per tutti, non solo per gli ammalati. Lo avessi incontrato prima avrei vissuto meglio i miei anni di matrimonio e anche quelli con mio figlio. Credo sia importante vivere al meglio la vita che ci viene donata”.

La testimonianza di Francesco Gasparini

Francesco Gasparini di Urbino ha raccontato di sua moglie, Caterina Simoncelli, morta il 24 febbraio di due anni fa. “È lui che ci fa e noi siamo nelle sue mani”, dice. Poi ricorda alcune frasi della moglie: “Non sono pronta per fare la tua volontà. A cosa serve un malato? Io sono uno strumento perché Dio possa arrivare ad altri”. Poi consegna un libretto con alcuni scritti, fin dalla copertina in cui è riprodotto il volto della moglie. “Sia che vivo sia che muoio io sono di Cristo – si legge -. Accetto di fare la sua volontà, che è un po’ grossina, ma Lui è andato in croce e io questa me la posso anche concedere. Questa è la certezza granitica della mia vita”.

L’intero pomeriggio, con le testimonianze di Maria Silvia e Francesco e la Messa presieduta dal vescovo Douglas Regattieri, si può rivedere e riascoltare sulla pagina Facebook e sul canale Youtube del Corriere Cesenate