Massimo Lizzo, un cesenate alla Maratona di New York

Il classe 1988 è arrivato con il numero 5087 su 55.521 runner

La Maratona di New York anche quest’anno ha fatto il pieno di iscritti e ha regalato tante emozioni. Tra i 2585 italiani presenti, seconda nazione più rappresentata dopo gli Stati Uniti, c’era anche il cesenate Massimo Lizzo.

Un bancario nella vita di tutti giorni, arrivato con il numero 5087 su 55.521 runner

Il classe ’88 che tutti i giorni è un bancario, ha ultimato la competizione in 3 ore 19 minuti e 41 secondi, arrivando 5087° sui 55521 runner che hanno completato la gara, 181° considerando solo gli italiani.

Quando è nata questa passione?

“La passione per la corsa è nata per caso e un po’ in realtà – come tutti – per dimagrire. Iniziai nel 2014 quando smisi di giocare a calcio. Mi son dato degli obiettivi per mantenere costante l’attività e questo mi ha permesso di appassionarmi. Col tempo mi son sentito meglio e i risultati miglioravano, per questo mi son spinto oltre”.

La preparazione

Quanto tempo ci vuole per prepararsi ad una grande corsa?

“Dai 4 ai 6 mesi, ma dipende tutto dal numero e dalla qualità degli allenamenti che si possono fare durante la settimana”.

Il segreto per affrontare una competizione del genere?

“Secondo me è sempre quello di divertirsi e stare in compagnia. Altrimenti con l’andare avanti diventa uno sport logorante”.

Le tante sfide

A quali altre maratone hai partecipato?

“Ne ho fatte tante, come la ‘100km del Passatore’ e la ‘50km di Romagna’, per un totale di 15 con questa Oltreoceano”.

A New York è tutto un altro mondo.

“L’organizzazione è diversa dalle altre perché si può fare quasi tutto in autonomia. Ringrazio la mia società podistica, la Nuova Virtus Cesena, che ha gestito ogni aspetto alla perfezione: dal viaggio, al pernottamento fino all’iscrizione della gara. Del gruppo sportivo eravamo io, Emil Salamandri, Mirco Montevecchi e Dario Canduzzi”.

In preparazione a questo grande evento, la Nuova Virtus Cesena ha organizzato la gara “Una corsa fuori dal comune”, disputatasi lo scorso 20 ottobre.

“La prima edizione ha richiamato molti appassionati e ha messo in evidenza il territorio collinare di Cesena, con Saiano e Rio Eremo, e quello di Roncofreddo con Sorrivoli. Il ricavato andrà tutto in beneficenza”.

La maratona delle maratone

Cosa ti ha colpito di più della Maratona di New York giunta alla 53esima edizione?

“La difficoltà del percorso è maggiore rispetto ad una normale maratona su strada per via di molti tratti in salita e l’attraversamento di due ponti terribili. Il tifo è incessante ad ogni chilometro e ti spinge ad andare avanti anche oltre le proprie possibilità”.

Oltre alla gara, hai avuto modo di visitare la Grande Mela.

“La città è incredibile e quasi surreale. Fino a che non la vedi non ci credi: è veramente tutto come nei film, i quartieri son sempre vivi e i grattacieli immensi offrono viste mozzafiato”.