Media viale della Resistenza. Dall’8 gennaio il trasferimento a palazzo Mazzini Marinelli

È il momento di informare la cittadinanza. L’ha sostenuto questa mattina il sindaco Enzo Lattuca, in vista del trasferimento della scuola media di Viale della Resistenza dalla sede accanto alla piscina comunale a quella provvisoria di palazzo Mazzini Marinelli, in via Sacchi, in pieno centro storico.

L’impatto non sarà da poco, anche perché le classi trasferite sono venti, più il personale e i docenti e la sede provvisoria trova accoglienza in zona pedonale. 

“Dovremo gestire questa novità per la zona interessata – ha detto Lattuca -. Questo palazzo ci ricorda anche l’ex sindaco Piero Gallina deceduto due giorni fa (cfr pezzi a fianco) che qui fece approdare l’università con la prima sede a Cesena dell’università di Bologna, oltre 30 anni fa. E qui è rimasta fino al 2019, fino al trasferimento nel nuovo campus in zona ex zuccherificio”.

Si tratta di una soluzione temporanea, vista l’importanza dell’intervento, circa tre milioni di euro. “Un intervento – ha aggiunto il primo cittadino – che assicurerà i prossimi decenni. Adesso per un intero anno solare, quasi 500 studenti che provengono da diverse zone della città dovranno restare in questo nuova collocazione”.

I lavori comunque erano previsti perché il palazzo è destinato a diventare la nuova casa della musica con il conservatorio “Maderna” e l’istituto “Corelli” (vedi foto qui sotto).

Per l’investimento si è attinto a fondi Pnrr per quasi un milione di euro e per un 1,6 milioni di euro da fondi del Comune per i quali è stata presentata domanda per accedere a un bando ministeriale. 

“Le aule – ha proseguito il sindaco – sono ormai pronte. Adesso dobbiamo gestire la mobilità e dovremo ridurre i disagi con un occhio molto attento sempre alla sicurezza. Ci vorrà anche un certo spirito di adattamento, ma per i ragazzi potrà essere un’occasione educativa, di crescita”.

Il vicesindaco Castorri ha ricordato l’esempio della scuola di Sant’Egidio: “Anche in quell’occasione abbiamo visto che è meglio liberare la scuola per terminare prima i lavori, anche se questo comporta maggiori disagi, all’inizio. Liberare il cantiere ci aiuta a liberare prima la scuola. Abbiamo l’obiettivo di di terminare i lavori entro il prossimo dicembre, anche per garantire il rispetto degli impegni contrattuali”. 

Uno degli aspetti più delicati legati ai lavori in corso è quello della mobilità. Dell’intera partita si è occupata l’assessora Francesca Lucchi. “Per noi è stato importante individuare un mezzo di trasporto per ogni ragazzo. È stato fatto un lavoro di cesello, per il quale la scuola stessa ci ha molto aiutato, sia il preside, sia il consiglio di istituto, sia i singoli consigli di classe”.

Tutte le famiglie sono state informate. “Sono 198 i ragazzi che prenderanno l’autobus per la prima volta – ha proseguito la Lucchi -. In 120 utilizzano già lo scuolabus. Altri useranno mezzi di Start. Per tutti ci saranno cartelli ben visibili. All’arrivo ci saranno tre operatori per per i primi giorni accompagneranno i ragazzi. Tutti i mezzi si fermeranno in via Gaspare Finali. Per il rientro, si potrà risalire sui mezzi in viale Angeloni e in piazzale Franchini Angeloni. Solo un piccolo gruppo di studenti salirà sull’autobus n. 4 da via Cesare Battisti”.

Il sindaco ha anche chiarito che in caso un genitore dovesse passare a prelevare un ragazzo in caso di sopravvenuta indisposizione a scuola, la scuola stessa, come confermato dal preside Tinelli, si farà carico di comunicare la targa alla Polizia municipale per evitare la sanzione.

“Questo cambiamento era necessario per un obiettivo preciso – ha detto il preside -. Da ieri abbiamo in corso il trasloco. Devo ringraziare il Consiglio di istituto e i consigli di classe per il lavoro svolto. Per l’offerta formativa non cambierà nulla. Il cantiere è già operativo dal giugno scorso e se siamo una scuola, siamo anche in grado di saperci adeguare ai cambiamenti richiesti. Qua si impara ad affrontare situazioni nuove”.

Il cambio di plesso comporterà un cambio di orario, visti gli spostamenti richiesti. L’ingresso passerà dalle 8 attuali alle 8,10, mentre l’uscita sarà anticipata dalle 13 alle 12,50. “Ma ciò non inciderà sul lavoro che verrà svolto. Tutte le attrezzature verranno trasferite, laboratori compresi. A scuola si bada alla qualità – ha concluso il preside – non alla quantità”.