Mendicino e Tavsan al Cesena: “Daremo il meglio per la squadra”

Tanta freschezza e voglia di lasciare il segno. Sono queste le principali sensazioni scaturite al termine della presentazione degli ultimi due arrivati in casa bianconera: Leonardo Mendicino ed Elayis Tavsan.

A fare gli onori di casa è il direttore sportivo del Cesena, Fabio Artico che li ha introdotti così. “Leonardo è un centrocampista classe 2006. Nato e cresciuto con la maglia dell’Atalanta, ha fatto tutto il suo percorso lì fino all’esordio in prima squadra, in Europa League. Viene a chiudere per caratteristiche il nostro centrocampo, è un ragazzo duttile che copre i ruoli da centrale e mezz’ala nell’assetto a due e a tre. Era un giovane che abbiamo seguito con lo scouting con Omar Milanetto. Sin da subito ci era piaciuto, ci darà una grossa mano”.

Anche il nome di Elayis Tavsan è da tempo sul taccuino di Artico. “È un 2001 olandese, cresciuto nello Sparta Rotterdam. L’ho visto personalmente e con Omar lo abbiamo seguito anche per altri quando eravamo in altre società. Viene in prestito dal Verona, gioca come ala o trequartista mancino. Crediamo molto in lui”.

Per nulla emozionato e molto loquace è apparso Leonardo Mendicino. “Non mi definisco un predestinato – ha detto l’atalantino – perché durante il mio percorso il lavoro è stato fondamentale fin da bambino, per arrivare a questi piccoli obiettivi che ho raggiunto. Non sono nemmeno un “cocco” di Gasperini, perché il lavoro era alla base di tutti i miei giorni a Zingonia. La tappa a Cesena sarà un punto importantissimo per la mia carriera e faccio un passo in più rispetto all’U23 in Serie C. Vengo in una grande società, tutti mi hanno parlato bene dell’ambiente e spero di aiutare i compagni”.

Nel dettaglio, “sono rimasto molto impressionato dalle qualità della squadra nelle prime giornate e vederla mi ha confermato le idee che avevo. Arriviamo da neopromossa ma abbiamo obiettivi alti e spero di fare il meglio possibile. Personalmente voglio farmi trovare pronto quando il mister mi chiamerà in causa. Sono un centrocampista “box to box”, mi piace fare entrambe le fasi e sono molto dinamico. La mia giovane età può darmi il tempo di migliorare sotto tutti i punti di vista”.

Con l’aiuto di un interprete, Elayis Tavsan si è espresso in inglese. Di madre turca e papà del Suriname, il passaporto è olandese. “Verona non è molto lontana da Cesena, dista circa due ore – ha spiegato – e non c’è molta differenza. La città è sicuramente diversa e mi piace Cesena, spero di esplorare meglio il centro cittadino. Van Hoojidonk mi ha aiutato dicendomi molte cose. Mi ha dato consigli e indicazioni per integrarmi col gruppo e sono felice di averlo qui”.

Dal punto di vista fisico e tecnico sarà il vice Kargbo, “sono un giocatore d’attacco negli ultimi metri, mi piace fare gol e assist. Mi trovo a mio agito anche nelle zone precedenti dell’area, spero di fare belle cose per il team”.

Alcune differenze tra il calcio italiano e olandese ci sono perché “in Olanda è più intenso e fisico, ma dopo l’esperienza di Verona ho più consapevolezza di quello che significa fare calcio in Italia e mi aiuterà a essere utile alla squadra”. Proprio in Coppa Italia l’attaccante ha sfidato il Cesena con la maglia gialloblù. “Son partito dalla panchina e inizialmente ho visto il Cesena da fuori dal campo e mi ha fatto una grande impressione. Quando sono entrato a fine gara ne ho avuto la conferma. Ho disputato solo 10 minuti e abbiamo perso ma sono felice di essere arrivato qui e poter giocare il turno successivo di Coppa Italia”.

Intanto venerdì sera 13 settembre riprenderà il campionato con il derby della quarta giornata: all’”Orogel Stadium Dino Manuzzi” arriverà il Modena dell’ex coppia Bisoli-Angelini che ha scritto pagine di storia bianconera.

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