Mister Toscano nel dopo partita: “Questo è l’atteggiamento che mi piace”

La reazione da squadra e la compattezza sono gli aspetti che rendono orgoglioso mister Toscano dopo l’1-1 tra Gubbio e Cesena. Giocare in inferiorità numerica per la quasi totalità della gara del “Barbetti” non ha scomposto i bianconeri, usciti tra gli applausi dei quasi 700 tifosi romagnoli presenti. “Faccio i complimenti ai ragazzi – ha detto il tecnico reggino a fine gara – perché hanno fatto una grande partita. Non era facile rimanere in gara in 10, cercando di attaccare sempre. Non mi ricordo azioni pericolose del Gubbio nel secondo tempo, eccetto la parata di Pisseri nel primo. Abbiamo mantenuto le due punte davanti e son soddisfatto della prestazione”.

Alla vigilia l’infermeria è stata più affollata rispetto a quanto dichiarato ieri. “Siamo arrivati con Ciofi e Pieraccini non convocabili, ma hanno stretto i denti e hanno giocato col dolore. A prescindere dal risultato, questo è lo spirito che mi piace”. Molti dubbi ha destato l’espulsione di Corazza, dopo la caduta con il capitano degli eugubini Signorini. “Il contatto non l’ho visto, il ragazzo non ha detto che ci son stati gli estremi per l’espulsione. Io dico: ci fosse il Var posso capire ma dopo un minuto e mezzo è stata compromessa una partita. Ha fatto mea culpa Simone, ma questa partita ci tornerà utile per l’atteggiamento, la testa e per non aver rinunciato ad attaccare”.

In settimana ci sarà il doppio impegno ravvicinato con la Vis Pesaro. “Ora recuperiamo le energie e capiamo come affrontarli, prima in Coppa e poi in campionato”.

A Di Massimo che ha messo la firma al gol del momentaneo vantaggio del Gubbio, ha risposto Emanuele Pio Adamo, al primo centro in stagione. “Mi serviva il gol per sbloccarmi; non arrivava e lo cercavo. Dopo una grande palla di Kargbo l’ho stoppata bene e l’ho messa dentro. Ci serviva dopo l’espulsione e siamo rimasti in partita per 90 minuti”. La dedizione e l’unità sono rimaste inalterate. “Abbiamo un solo obiettivo, in 11 o 10 la mentalità non è cambiata. Io non l’ho visto il contatto dell’espulsione di Corazza perché correvo. Su di me, lo dico, ce n’erano due”.