Cesena
Monitorato il microclima della Biblioteca Malatestiana
Tenere sotto controllo il microclima è fondamentale per la conservazione dei preziosi manoscritti e dell’architettura antica. Dopo diversi anni di sperimentazione, diventa strutturale il sistema di monitoraggio del microclima nella Biblioteca Malatestiana, nello specifico nell’Aula del Nuti, Sala Piana, Sala Lignea e Biblioteca Comandini. Il progetto, dal costo totale di 46.500 euro, di cui la metà coperti da un contributo regionale nell’ambito del bando sul Piano museale, è stato voluto fortemente dal direttore scientifico Paolo Zanfini.
Nella sua fase attuativa, prevede l’utilizzo di sonde per il rilievo delle variabili microclimatiche (temperatura, umidità relativa, raggi Uv, Lux e rilevazione polveri) collegate a un router per la raccolta dei dati e conseguente trasmissione a un archivio cloud con consultazione da remoto per la visualizzazione dei dati e loro successiva elaborazione. La stazione metereologica permetterà di verificare la relazione tra il clima esterno e quello interno, l’attendibilità dei dati ricavati e il calcolo previsionale su possibili impatti sul patrimonio.
L’attività di monitoraggio è stata affidata all’architetto Kristian Fabbri, che è anche consulente in materia di efficienza energetica, heritage buildings e comfort. È proprio grazie a lui e ai colleghi Marco Pretrelli e Andrea Ugolini, anch’essi docenti del Dipartimento di Architettura della Facoltà di Bologna, che una decina di anni fa partì la sperimentazione del monitoraggio del microclima nella biblioteca antica. In quell’occasione emersero elementi interessanti sulla costruzione dell’edificio e sulle condizioni che garantiscono la perfetta conservazione dei manoscritti, dal ‘400 fino ai nostri giorni. Risultati che furono presentati anche a livello internazionale. Da queste ricerche è nato un nuovo ambito disciplinare, il “microclima storico”, che mette al centro il microclima come strumento di conoscenza del patrimonio storico e la sua conservazione.