Montagna, Cisl Romagna: “In 50 anni popolazione dimezzata”

Presentata questa mattina a Bagno di Romagna una ricerca sulla fragilità demografica dell’Appennino romagnolo

Aloisi in piedi al convegno Cisl di Bagno di Romagna

A Bagno di Romagna, presso il Palazzo del Capitano, il sindacato pensionati Cisl Romagna, in collaborazione con la stessa Cisl Romagna, ha presentato questa mattina lo studio “Domani è oggi. Presente e futuro dell’Appennino romagnolo”.

Una mattinata di lavori

L’evento è stato introdotto da Maria Antonietta Aloisi, segretaria generale Pensionati Cisl Romagna, e ha visto gli interventi di Sergio Palmieri, presidente della Fondazione Generazioni, e Franco Chiarini, esperto in statistica e demografia, che ha illustrato lo studio. Presenti i sindaci di Bagno di Romagna, Sarsina, Verghereto e Casola Valsenio. Francesco Marinelli, segretario generale Cisl Romagna, ha concluso i lavori.

I dati della ricerca

Lo studio, condotto su 23 comuni delle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, evidenzia una drammatica crisi demografica. Dal 1951 al 2021, la popolazione nei comuni montani e collinari è diminuita in media del 50 per cento. Nello specifico:

  • Provincia di Ravenna: calo del 53 per cento nei comuni di Brisighella e Casola Valsenio,
  • Provincia di Forlì-Cesena: riduzione del 53 per cento, con perdite di oltre 14.000 abitanti nei comuni montani e 20.000 in quelli collinari.
  • Provincia di Rimini: popolazione ridotta del 43 per cento, con un declino maggiore nei comuni montani di Casteldelci, Montecopiolo e Pennabilli.

Nonostante siano garantiti servizi essenziali come negozi, medici e farmacie, emergono gravi carenze: 15 comuni sono senza poliambulatori, 18 senza ospedali, 17 senza punti di primo soccorso. Assenti in 19 comuni scuole superiori, in 6 comuni mancano asili nido e in 4 mancano scuole medie.

Il sindacato: “Serve una visione a lungo termine”

Maria Antonietta Aloisi sottolinea l’importanza dello studio come strumento per politiche concrete e mirate: “La crisi demografica colpisce tutta Italia, ma i comuni montani affrontano conseguenze ancora più severe. Francesco Marinelli ribadisce la necessità di un impegno congiunto per valorizzare le risorse locali e migliorare la qualità della vita attraverso infrastrutture, lavoro giovanile e sviluppo sostenibile: “Affrontare queste sfide richiede una visione di lungo termine e il contributo di tutti”.