Nel 2024 riconosciute a Cesena 719 nuove cittadinanze

I numeri dopo l’approvazione del Ministero e della Prefettura. Lattuca: “Favorevole alla riduzione del periodo di residenza legale necessario"

Cesena, cerimonia di riconoscimento della cittadinanza italiana

Nel corso del 2024 Cesena ha riconosciuto 719 nuove cittadinanze italiane. Lo rende noto l’ufficio stampa del Comune. Di queste, 178 sono andate a minori e 30 a neodiciottenni. Nel complesso, si tratta in particolare di cittadini nati in Albania, Marocco, Bangladesh e Tunisia.

La procedura

La pratica di ciascuna richiesta si conclude con la cerimonia di giuramento che avviene nella Sala degli Specchi di palazzo Albornoz alla presenza del sindaco, oppure del presidente del Consiglio comunale. Si tratta di persone che vivono regolarmente in Italia e che si naturalizzano, acquisendo volontariamente la cittadinanza italiana, per una residenza di almeno 10 anni o per matrimonio, facendo domanda per poi trasmetterla ai propri figli maggiorenni. La competenza è del Ministero attraverso la Prefettura. L’Ufficio comunale di Stato civile gestisce il giuramento dopo aver lavorato i nuovi documenti che, in media, vengono rilasciati in circa 60 giorni dalla presentazione del decreto.

Il sindaco: “Legge sulla cittadinanza vecchia e inadeguata”

“Il riconoscimento della cittadinanza – commenta in una nota il sindaco Enzo Lattuca – significa riconoscere a ciascuno un ruolo attivo all’interno della comunità ma anche promuovere una società più inclusiva. Diventare cittadini italiani inoltre vuol dire acquisire diritti, civili e politici, come quello di votare e di essere elette o eletti, di accedere a opportunità lavorative, di poter contribuire pienamente allo sviluppo sociale e politico della propria comunità, ma anche il dovere di osservare la Costituzione e le leggi. La cittadinanza inoltre contribuisce a dare stabilità ai progetti di vita, e di famiglia, dei nuovi cittadini, e al tempo stesso riflette i valori di una società equa, democratica e inclusiva”. Secondo Lattuca “il prossimo referendum sulla cittadinanza con cui si chiede la riduzione da 10 a 5 anni del periodo di residenza legale in Italia necessario agli stranieri extracomunitari maggiorenni per ottenere la cittadinanza italiana avrà un impatto importante sul futuro della nostra società. Si tratta infatti di una misura che, se confermata, potrebbe rappresentare un cambiamento importante nelle politiche per l’integrazione degli stranieri. È necessario fare un passo in avanti rispetto ai vuoti e alle anomalie di una legge vecchia e inadeguata“.