Rubicone
Nel segno di Fellini il presepe di Gambettola
Poco fa è stato inaugurato il grande presepe animato di Gambettola, tornato dopo l’anno di assenza dovuta al covid. La sobri cerimonia si è tenuta alla presenza del sindaco Letizia Bisacchi, del parroco don Tonino Domeniconi, del presidente del Credito cooperativo romagnolo Valter Baraghini e del presidente dell’associazione Folclore gambettolese Remigio Pirini, il motore di tutta l’operazione.
Nell’introdurre gli ospiti, Pirini, visibilmente commosso, ha voluto ricordare Tarcisio Grassi e Tino Venturi. Il primo tra i suoi più stretti collaboratori per l’allestimento del grande presepe, il secondo l’indimenticato maestro che tanto ha dato e fatto per Gambettola nel corso della sua lunga vita.
Marco Fantini ha illustrato l’opera realizzata assieme al babbo Luciano. Quest’anno il presepe è nel segno di Federico Fellini che a Gambettola veniva da bambini, nella casa dei nonni in corso di recupero e che diventerà presto, ho detto il sindaco Bisacchi, un luogo di cultura. Fantini ha parlato di “popolarità dei miti di Fellini”, così come hanno cercato di riprodurre nella rappresentazione di quest’anno. Popolare e sacralizzato dalla presenza di Gesù Bambino. “Il presepe – ha ricordato il don Tonino – è il segno di un momento che ha segnato la storia. Ci ricorda la venuta di Cristo in mezzo a noi”.