Nella tana del Leoni. È di Cesena una delle migliori gelaterie d’Italia

Coniugare terra e cono non è da tutti, ma se vivi in Romagna non solo l’intuizione risulta originale ma ha anche quel tocco di freschezza apprezzato dal resto del Paese. È il caso del mastro gelatiere cesenate Roberto Leoni che quest’anno, per il secondo consecutivo, ha preso parte allo Sherbeth, il Festival Internazionale del Gelato artigianale che dal 27 al 30 settembre ha trasformato il centro storico di Palermo nel tempio della gelateria mondiale. Leoni, che nella città del Savio ha fondato le prime agrigelaterie di Romagna (in via Fratelli bandiera e in via Savio) dell’ultima esperienza vissuta racconta: “Ho fatto conoscere ai colleghi internazionali e ai palermitani il Mazepegul, nome che ho dato al gelato creato per l’occasione che richiama il folletto romagnolo”.

Quale gelato ha presentato allo Sherbeth?

Ho fatto della semplicità la mia carta vincente: ho reso possibile un gelato con soli quattro gusti. Latte, panna, zucchero e uova. Ho voluto dimostrare che con un bilanciamento particolare e una tecnica di lavorazione particolare è possibile realizzare un gelato alla crema. Il Festival richiede a tutti i partecipanti, ero l’unico rappresentante della Romagna, di lavorare materie prime di qualità senza avvalersi di semilavorati.

Tradizione e innovazione. Da dove nasce questo connubio?

Sicuramente dalla mia esperienza di gelatiere. Collaborando come consulente nelle aperture di numerose gelaterie in 15 Paesi di cui una in Kenya non ho mai dimenticato le mie origini. Da una parte l’innovazione delle tecniche di lavorazione e dei sapori che si mescolano, dall’altro la tradizione della terra romagnola. Per questo lavoro sempre con i prodotti della terra utilizzando ingredienti di piccoli produttori locali e raccontando al cliente la storia di ogni singolo cono.

Oltre alla vicinanza alla terra anche una spinta ecologica. Per cosa?

Le Gelaterie Leoni son a basso impatto ambientale. Utilizziamo solo energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, illuminazione a led e materiali riciclati, laboratori moderni ed efficienti a basso consumo energetico. Mi rifornisco da tre anni da un produttore di energia elettrica eolica solare. Quasi tutti i prodotti da pulizia sono biodegradabili. Tutti gli accessori sono in mais. 

Ogni fine settimana una creazione. Un gelatiere è pari a un artista?

Ho la fortuna di possedere un terreno, lo chiamiamo il podere Leoni, che ci dà molta frutta, soprattutto meloni e albicocche. Da poco abbiamo piantato 120 alberi da frutto misti e tra meno di due anni avremo una completa autonomia della produzione. Nelle mie gelateria ci sono 27 gusti per tutto l’anno e gli altri sono stagionali perché mi baso sulla frutta del momento e sulla creatività. Ma non sono un artista. Solo lo scorso anno ho creato 100 nuovi gusti. Ogni week end ne faccio di nuovi. Questo lavoro o lo ami o non lo fai.

Intervista integrale pubblicata nel numero di AgriRomagna di questo mese reperibile in tutte le edicole assieme all’edizione settimanale del Corriere Cesenate