Cesena
Nuova scuola a San Vittore, procedono i lavori
Proseguono i lavori al cantiere della nuova scuola primaria di San Vittore di Cesena, che rimpiazzerà quella attuale in attesa di essere demolita.
Il vecchio stabile della “Giovanni Pascoli”, usato fino all’anno scolastico da poco terminato, “venne costruito nel lontano 1947 – ci ha detto il Fausto Aguzzoni, punto di riferimento per la comunità di San Vittore – dopo l’acquisizione, 12 mesi prima, del Comune del lotto del terreno di proprietà della parrocchia locale”.
In precedenza il comprensorio poteva contare sul piccolo istituto di Casa Spinelli, ma il passaggio del fronte lo rese inagibile per via dei bombardamenti del 21 ottobre del 1944. “Da qui – ricorda Aguzzoni – ci fu il trasferimento a Villa Porcelli fino al primo ottobre 1948”.
Proprio in tale data l’attuale edificio venne inaugurato e ora risulta obsoleto, per via di carenze strutturali importanti. L’Amministrazione ha quindi scelto di indire una gara di appalto per l’ammontare di 4 milioni di euro (Iva inclusa) e creare la nuova scuola, intitolata sempre al poeta di San Mauro Pascoli, nel segno della tradizione.
L’intervento, il cui importo effettivo è di 3.356.133,10 più Iva al 10 per cento, di cui 50mila euro Oo.Ss, è finanziato con il contributo del Miur denominato piano 2019 D.M. n. 175 del 10 marzo 2020 per 941.416,86 euro e cofinanziato per la restante parte con fondi comunali.
Il cantiere è stato aperto lo scorso primo febbraio e sono 590 i giorni previsti per l’esecuzione dei lavori da parte della ditta appaltatrice Conscoop di Forlì, il cui rappresentante legale è l’ingegnere Alessandro Cardellini. Le imprese esecutrici sono le concittadine Formula Servizi e Idrotermina Coop.
La nuova costruzione, posta sul lato di via Todi, sarà innovativa e moderna: tre i piani complessivi con 10 aule scolastiche, una biblioteca, una sala insegnanti, quattro laboratori e altri ambienti che saranno destinati alla didattica. Adiacente alla zona del cantiere sorgono un piccolo parco pubblico e un parcheggio intitolato alle sorelle Lucia, Ada e Lina Forti. Le donne, deportate da Cesena ad Auschwitz, attraverso i trasferimenti a Forlì, Ravenna e, scherzo del destino, al carcere di “San Vittore” di Milano, non appena giunsero al campo di sterminio nel gennaio del 1944, vennero tutte e tre assassinate.