Dall'Italia
Nuovo caso di Coronavirus, è un sammaurese. Le strutture ospedaliere si preparano al picco
Ieri sera è stato rilevato un nuovo caso di positività al Coronavirus in provincia di Forlì-Cesena. Si tratta di un paziente di San Mauro Pascoli, clinicamente in buone condizioni, che viene assistito a domicilio.
Ad oggi, dunque, sono tre i casi accertati in provincia. Gli aggiornamenti sono stati forniti alla stampa poco fa, al termine della riunione del Comitato ristretto riunitosi oggi pomeriggio in Prefettura a Forlì.
Il Comitato tornerà a riunirsi domani alle 16 in videoconferenza: “Questo per fare perdere meno tempo possibile ai professionisti sanitari, della Protezione civile e agli amministratori” ha spiegato il prefetto di Forlì-Cesena Antonio Corona.
Il direttore del presidio ospedaliero di Forlì Paolo Masperi ha fatto il punto sull’andamento della malattia sul territorio: “Tutti e tre i casi sono stabili, anche se uno è in terapia intensiva, ma comunque in condizioni non critiche. La casistica non accelera al momento, anche se potrebbe farlo. Con un numero limitato di nuovi casi ogni giorno possiamo gestire con buona efficacia tutto il percorso che, lo ricordiamo deve sempre partire dal contatto telefonico, non dal vivo. Da lì si capisce se è un caso sospetto, da inviare al reparto di malattie infettive per fare il tampone che sarà analizzato al laboratorio unico dell’Ausl Romagna a Pievesestina. E il laboratorio dà risposte rapidissime, in meno di mezza giornata”.
In media al laboratorio di Pievesestina si effettuano, ad oggi, dai 60 ai 70 tamponi al giorno.
Nel caso di un aumento del numero di casi positivi, l’Ausl Romagna è pronta a fronteggiarli: “La macchina sta funzionando. Abbiamo predisposto un piano, sia nell’ospedale di Cesena che in quello di Forlì, che ci permetterà di gestire il picco epidemico in crescita. Ci auguriamo che non ci sia, ma è assai probabile che ci sarà anche se non è prevedibile. Il piano prevede tre step incrementali, sulla base del numero di cittadini da ricoverare”.
Il piano per la provincia di Forlì-Cesena prevede una stretta integrazione tra le terapie intensive del Morgagni-Pierantoni e quella del Bufalini: “I posti normalmente attivi sono 25 tra Forlì e Cesena – ha spiegato Masperi –. Potremmo ampliarli di 9, arrivando a 34. Di questi 34, 18 sono destinabili ai pazienti con Covid-19. Poi, eventualmente, potremmo ampliarli ancora se si dovesse rendere necessario uno step successivo”.
Il prefetto Corona ha ringraziato la stampa presente rinnovando l’appello a tutti i cittadini a seguire le regole: “Tutti dobbiamo fare la nostra parte, nessuno si può chiamare fuori. Fortunatamente fino a oggi i casi di positività sono stati molto limitati, la situazione ad oggi in questa provincia è tranquilla e stabile”.
Sull’applicazione delle misure, in alcuni passaggi scritte in modo un po’ fumoso a detta di alcuni, il prefetto non ha dubbi: “Noi siamo per applicare esattamente quanto previsto nel decreto. Questo Dpcm si aggiunge in parte a quanto previsto dalle disposizioni precedenti, mentre in altra parte le modifica. Nel caso di dubbi sulla norma, siamo per l’interpretazione più restrittiva, questo come precauzione per poter garantire una risposta efficace delle strutture sanitarie”.