Nuovo commissariato al Caps: pronto il progetto, lavori al via entro l’anno

Per la Polizia di Stato dovrebbe essere la volta buona: dopo decenni di ipotesi e rinvii, il commissariato di Cesena lascerà l’inadeguata villetta residenziale di via don Minzoni per una sede più degna all’interno del Caps di via 4 novembre.

I lavori del primo lotto dovrebbero partire entro la fine dell’anno in corso, mentre quelli del secondo lotto a sette-otto mesi dall’avvio del primo cantiere. La nuova sede dovrebbe essere completata per la fine del 2021 o l’inizio del 2022.

La presentazione del progetto è avvenuta questa mattina in Comune a Cesena, alla presenza del sindaco Paolo Lucchi, dell’assessore all’urbanistica Orazio Moretti, della questora di Forlì-Cesena Loretta Bignardi e del primo dirigente Giorgio Di Munno, responsabile del commissariato di Cesena.

Al Centro di addestramento della Polizia di Stato (che da alcuni anni ha allargato i propri orizzonti al di là della Stradale, tenendo corsi per tutte le specialità di Polizia) gli spazi non mancano. Per accogliere il Commissariato al suo interno però, il Comune e il ministero dell’Interno si sono dovuti sottoporre in questi anni ad una estenuante gara a ostacoli tra le mille pastoie della burocrazia.

La nuova sede troverà posto in quella che oggi è conosciuta come “piazza d’ardimento”: per metà in una palazzina da radere al suolo e ricostruire (lavori di competenza del Provveditorato regionale alle Opere pubbliche di Lombardia ed Emilia-Romagna) e per metà in un edificio da realizzare ex novo in raccordo con un’altra struttura esistente (qui la competenza è dell’Agenzia del Demanio).

Si tratta, in pratica, della zona del complesso Caps più vicina al ponte Vecchio e all’ex campanile di San Rocco, 6mila metri quadrati complessivi 2mila dei quali da edificare. La parte della piazza interna non edificata (dove un tempo rombavano le moto della polstrada in carosello) sarà dedicata a parcheggio, con qualche posto pubblico e la gran parte degli stalli riservati ai poliziotti.

L’iter per la costruzione del nuovo commissariato (valore complessivo 5,6 milioni di euro) è doppio e ben distinto. Il primo lotto (783 metri quadrati) ha già ricevuto il via nel febbraio scorso nell’ambito della conferenza dei servizi tra Comune e Ministero delle Infrastrutture, trattandosi di un edificio esistente. Per il secondo, invece, ci sarà un passaggio obbligato nel Consiglio comunale del 4 aprile prossimo.

L’assise cittadina sarà chiamata a pronunciarsi sulla variante in deroga all’indice volumetrico e a quello di permeabilità previsti nel Prg, indispensabili per realizzare i 1136 metri quadrati di struttura: “Mi auguro – ha commentato il sindaco Lucchi – che su questo passaggio il Consiglio si esprima in maniera unanime”.

“A lavori completati si realizzerà un polo unico per la Polizia di Stato a Cesena, con spazi dignitosi per i servizi aperti al pubblico, come l’ufficio denunce o le pratiche dei passaporti” ha commentato la questora Bignardi.

Le buone nuove non sono comunque finite, dato che la Bignardi ha annunciato novità sul fronte degli organici. Ad oggi non è possibile quantificare quanti nuovi agenti arriveranno in città, ma sulla base di algoritmi del ministero degli Interni che hanno passato al setaccio tutte le Questure italiane, il comando di Cesena è risultato compreso nella lista dei “super commissariati”: “Anche i numeri cambieranno” ha assicurato la questora.

Per quanto riguarda la nuova caserma dei Carabinieri, in corso di realizzazione nell’area Montefiore su incarico di Cia-Conad, il sindaco Lucchi ha rassicurato sui ritardi accumulati dalla ravennate Cmc (impresa in grave crisi): “Dopo un rallentamente, di recente c’è stata una nuova accelerazione. Potrebbe essere pronta entro l’anno“.