Nuovo ospedale a Villa Chiaviche: “Da domani si comincia a fare sul serio”

Il direttore generale dell’Ausl Romagna, Marcello Tonini, ha sintetizzato così l’accordo firmato a Cesena per la localizzazione del nuovo polo ospedaliero: “Oggi finisce la fase preliminare, domani si comincia a fare sul serio”. Si entra nella fase operativa ed entro la fine dell’anno si conoscerà chi, a seguito del bando, progetterà nel suo complesso l’opera destinata a prendere il posto dell’attuale Bufalini.

L’accordo è stato firmato questa mattina da Comune di Cesena, Provincia di Forlì-Cesena, Regione Emilia-Romagna e Ausl Romagna nell’aia di una vecchia casa colonica di via Sant’Agà (Villa Chiaviche). Proprio qui infatti, negli appezzamenti agricoli di proprietà dell’Ausl, sorgeranno l’ospedale, il nuovo laboratorio unico della Romagna e il magazzino farmaceutico (trasferiti da Pievesestina), oltre ai parcheggi (mille posti auto) e tutti i servizi a corredo. Ben 22,7 ettari di terreno, a cavallo della Bretella che porta al casello autostradale della A14, in una posizione strategica per l’intero territorio dell’Ausl romagnola.

“Non a caso da qui si può ammirare gran parte della Romagna e, nelle giornate serene, lo sguardo arriva fino a San Marino” ha commentato poeticamente il sindaco di Cesena Paolo Lucchi.

Il nosocomio è già finanziato per intero con fondi statali (156 milioni di euro). Nel caso il Governo dovesse cambiare idea, resta comunque valido come Piano B il supporto della Regione che, in precedenza, aveva già ipotizzato il finanziamento dell’opera con risorse apposite (il resto sarebbe stato reperito dall’Ausl Romagna con dei mutui).

Nell’accordo firmato oggi si chiede che il polo ospedaliero sia servito in modo adeguato dal trasporto pubblico, sia realizzato in modo non impattante dal punto di vista ambientale e paesaggistico, siano adottati i migliori accorgimenti per la gestione dell’energia, delle acque, dei rumori e dei rifiuti.

Non meno importante, si ragiona anche su cosa fare dell’attuale Bufalini. Per la collina che lo ospita, tra Porta Santi e Case Finali, si dovrà pensare a “soluzioni progettuali che minimizzino gli impatti ambientali e migliorino il grado di qualità ecologica dell’ambito, anche in termini di accessibilità e attrattività”.

Una premessa che lascia aperte tutte le soluzioni, fatta salva la conservazione dell’attuale piastra servizi (che continuerà ad ospitare servizi sanitari dell’Ausl).

Di nuovo ospedale a Cesena si ragiona dall’estate del 2012 (a livello di Prg), ma è dalla fine del 2015 che si è cominciato a fare sul serio con l’approvazione delle “Linee di indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera” da parte della Giunta Regionale. Da allora si è avviato un lungo confronto pubblico, nei quartieri e in un comitato di addetti ai lavori, per individuare le esigenze del territorio e le possibili collocazioni dell’ospedale.

Un percorso fatto di lunghe tappe burocratiche, tanto che in molti pensavano che tutto rimanesse solo sulla carta, che oggi entra nella sua fase chiave di progettazione e realizzazione.