Cesena
Nuovo segretario per i Gd cesenati
Lunedì scorso, nella sala conferenze del Partito democratico cesenate in viale Bovio, si è celebrato il VI Congresso dei Giovani democratici di Cesena, moderato da Asia Lusini componente della Segreteria regionale dei Gd con la delega sui diritti. Si è tenuto così il passaggio di consegne tra Tommaso Pollarini e Mauro Johnathan Manzo, neosegretario del gruppo giovani del Partito democratico.Numerose le delegazioni di movimenti, associazioni e Gd del territorio presenti. All’evento hanno partecipato anche i due candidati alle prossime elezioni regionali, Lia Montalti e Massimo Bulbi, la segretaria comunale del Pd cesenate, Maria Laura Moretti, e il segretario territoriale del Pd, Fabrizio Landi.Nel documento congressuale “Insieme possiamo fare tutto, anche cambiare il mondo” diversi sono gli argomenti trattati: dalla cultura e l’istruzione al territorio, dal rapporto con gli altri Giovani democratici e associazioni delle zone limitrofe all’aspetto importante della comunicazione. E, ancora, il ruolo dei giovani, da valorizzare, all’interno del Partito democratico. Come si legge nell’introduzione, tutti questi aspetti saranno affrontati con la ferma consapevolezza che i Giovani democratici credono “in un’idea diversa di società: più colta, più giusta, più verde, dove ci siano opportunità, diritti e doveri per tutti. Una società con un’identità finalmente ritrovata, dove tutti possano essere liberi di esprimere se stessi e di sentirsi al sicuro”.Il nuovo segretario Manzo, nel suo discorso di insediamento, ha sottolineato la necessità di ripartire dalla parola “comunità”. Quella odierna è un tipo di società dove “le identità vengono appiattite”, dove la “consapevolezza sembra essere diventata uno strumento accessorio” e in cui le “ondate di odio ed indifferenza si fanno sempre più imperanti”. Ecco spiegato il motivo per cui non è più possibile attendere inermi, ma è giunto il momento di rimboccarsi le maniche e agire in fretta per “invertire al più presto la rotta”.“Per questo – aggiunge – abbiamo e avremo sempre più bisogno di creare una comunità […] dove tutti possano dialogare, ascoltarsi e insieme trovare le soluzioni alle nostre difficoltà. Dobbiamo creare una comunità dove non sentirci più soli, ma parte attiva di un progetto comune”.Altro aspetto da non sottovalutare è il fatto che, oggi, il termine futuro non è più intriso di speranza quanto piuttosto della paura. Per riempire questo vuoto, il neosegretario è fermamente convinto che si debba ritornare ad essere ancorati alla Costituzione della Repubblica Italiana e in particolar modo al secondo comma dell’articolo 3, che così recita: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”.Altro punto da i Gd vogliono ripartire è, poi, quello che riguarda la cultura, l’istruzione e la bellezza dato che “questi sono gli unici mezzi per l’emancipazione e la libertà delle persone” e “la cultura” rappresenta “l’unica arma di riscatto”. Infatti, come ci ha insegnato il giornalista Peppino Impastato, simbolo della lotta contro la mafia, “se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”.