Oggi i funerali di don Giorgio Zammarchi

Ancora una volta le campane della Cattedrale di Cesena hanno suonato, martedì 2 maggio, il cosiddetto transito di un sacerdote del nostro presbiterio. Al tramonto del giorno innanzi è stato chiamato all’eternità don Giorgio Zammarchi.

Don Giorgio – chiamato anche con il nome di Guerrino – era nato il 6 agosto 1941 a Sant’Angelo di Gatteo. La sua famiglia ben radicata nella fede e impegnata nella vita della parrocchia fu per don Giorgio la preparazione al seminario. Prima quello della Diocesi di Cesena; poi, per il corso liceale e gli studi di Teologia, il Pontificio Seminario regionale Benedetto XV, a Bologna. Fu ordinato sacerdote dal vescovo Augusto Gianfranceschi nella festa della Natività di San Giovanni Battista, il 24 giugno 1966.

Il suo primo ministero, dal 1966 fino al 1969, come cappellano di Martorano accanto a don Oreste Romboli, che nel frattempo aveva dato compimento alla costruzione del tempio del Sacro Cuore.

Dal 1971 al 1976 fu padre spirituale del Seminario diocesano e, nello stesso tempo, assistente spirituale dell’Unitalsi: esperienza, questa, che evidenziò la sua disponibilità pastorale e fraterna per gli ammalati. Per avere buona preparazione anche professionale frequentò la scuola infermieri organizzata allora presso l’ospedale “Maurizio Bufalini”, conseguendo il diploma che lo accompagnò quando – seppure per un breve periodo – raggiunge il fidei donum in Mozambico, don Primo Ricci.

Dal 1970 e per dieci anni fu cappellano a San Pio X, costruita in tempi recenti nel quartiere Vigne.

Nel 1980 don Giorgio tornò a Martorano, per poi proseguire nel 1985 e per cinque anni a Macerone. Da notare che questo suo percorrere, con frequenza, la carta topografica della Diocesi non era segno di insofferenza, ma semplice e cordiale disponibilità ai piani pastorali del vescovo. Da Macerone, per tre anni, nella vicina unità pastorale di San Giorgio-Bagnile. Nel 1993 e fino al 2005, risalendo la Valle del Savio già da qualche tempo Diocesi di Cesena-Sarsina, ebbe la responsabilità delle due parrocchie (unite) di Taibo-Montejottone. Nell’archivio parrocchiale sono raccolti diversi numeri del bollettino parrocchiale che raccontano il fervore gioioso che don Giorgio sapeva imprimere alla sua gente.

Nel 2005 don Giorgio ridiscese fino all’Adriatico e fu buon pastore nella chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa, a Boschetto di Cesenatico, giungendo così anche come cappellano del vicino ospedale “Marconi”. Affievolendosi le energie con l’incalzare del calendario, si ritirò ospite della sua famiglia, a Sant’Angelo, pur continuando a collaborare con i confratelli parroci viciniori.

È bello e con riconoscenza testimoniare la cordiale semplicità con cui don Giorgio ha vissuto, pur nei molteplici ministeri, la sua appartenenza al presbiterio diocesano, partecipando volentieri ai diversi appuntamenti che scandiscono il calendario della Diocesi. È doveroso annotare come questa sua spiritualità di impronta francescana sia stata alimentata, lungo il tempo, dal porsi come compagno di strada con il cappuccino padre Guglielmo, godendo con lui, di quando in quando, della francescana ospitalità del cesenate don Natale Montalti nell’eremo “Il Querceto”, non lontano da Parma.

Il funerale di don Giorgio verrà celebrato oggi, mercoledì 3 maggio, alle 14,30, nella chiesa parrocchiale di Sant’Angelo di Gatteo. La Messa sarà presieduta dal vescovo Douglas Regattieri. La salma di don Giorgio verrà poi tumulata nel cimitero di Gatteo.