Olbia-Cesena, elogio al silenzio

La migliore parola che si può esprimere oggi è un elogio al silenzio. Ovunque, e anche attorno alle diatribe sul Cesena (la rosa è imperfetta e insufficiente, Viali non si smarca dai vecchi schemi prefissati…), dopo la vittoria di sabato scorso in trasferta contro l’Olbia grazie ad una magia di tacco di Caturano, è il caso per tutti, me compreso, di votarsi alla fiducia e smetterla con le tante chiacchiere.

La parola oggi è subalterna, provvisoria, difettosa, ideologizzata, guastata dall’egoismo e dai propri preconcetti. E forse solo una rieducazione al silenzio potrà purificarla. Non è un caso che quello di oggi sia un silenzio vittorioso. Se con l’Olbia fosse stata sconfitta, o tutt’al più pareggio, oggi le voci e le parole sarebbero tante. Probabilmente anche mie. Oggi no. Oggi guardo la classifica e tengo la bocca chiusa.

La prossima settimana tornerò a indagare e seguire la precaria situazione del Cesena in zona gol, i tanti rinforzi che pretende Viali e i pochi arrivati, la situazione societaria, i balletti della cessione… ma oggi restiamo a contemplare la classifica (va bene, sono solo poche partite) e i punti fatti, e il gol di Caturano e la solidità espressa dalla squadra. Guardiamo soltanto, nel silenzio, e poi ditemi che non è bello.