Orchestra “Maderna” al Teatro “Bonci” di Cesena

Entrano alla spicciolata, nella platea; si vede che ancora non s’è formata l’abitudine a questi ingressi inediti. I musicisti vanno a prendere posto sulla loro sedia, mentre il pubblico, che gremisce (compatibilmente con il distanziamento) il teatro, dai palchi, tributa loro un sentito applauso. Dopo la prosa, è il primo concerto nel “nuovo mondo” dell’epidemia. Si esibisce l’Orchestra del Conservatorio “Maderna”, orgoglio cittadino. In programma, le musiche di Antonin Dvorak, musicista ceco noto soprattutto per la sua sinfonia, intitolata “Dal nuovo mondo”.

La sera di lunedì 17 maggio, in effetti, gli spettatori e i musicisti si trovano in un nuovo mondo: l’orchestra occupa completamente la platea del teatro, mentre il pubblico occhieggia dai palchi. Da tanti, troppi mesi la musica ha taciuto nel teatro: il momento di risvegliarla è stato affidato a un compositore che visitò il Nuovo mondo, e ne riportò così forti emozioni da raccontarle in un’opera, la sua ultima sinfonia (Dvorak non volle superare il numero delle sinfonie di Beethoven, in una forma di rispetto e di timore nei confronti del genio musicale di Bonn), che esordì proprio in quel mondo nuovo che voleva descrivere, alla Carnegie Hall di New York, nel 1893.

Il primo brano della serata, sempre opera di Dvorak, è stato il Concerto per violino e orchestra in la minore: straordinario brano del tardo romanticismo, eseguito splendidamente, per la parte solistica, dal violinista lettone Ilya Grubert. La direzione d’orchestra è stata affidata a Stefano Pagliani, eccellente nel compito di fare sì che la compagine orchestrale coinvolgesse ed emozionasse il pubblico, operazione tanto più facile in quanto il viaggio verso il “Nuovo mondo” di Dvorak sembrava, per molti se non per tutti, un viatico verso un futuro meno cupo, meno angosciosamente segnato da distanze, maschere, solitudini.

La musica d’insieme, che delle varie forme dell’arte umana è quella che più necessita della vicinanza, non solo fisica, ma spirituale, è stata il primo passo verso un ritorno alla vita. Forse non sarà più esattamente la stessa vita di prima, ma avrà ancora con sé l’arte, la melodia, l’emozione di un canto in grado di superare oceani e secoli. Inutile dire che alla fine il pubblico s’è alzato in piedi ad omaggiare gli artisti, sia alla fine del concerto, sia alla fine della sinfonia. È stato un primo passo: speriamo che tanti altri ne seguano.

Mercoledì 19 e giovedì 20 maggio alle 19 andrà in scena “Opera Bianco”, gruppo di ricerca fondato dal regista e artista visivo Vincenzo Schino con Marta Bichisao, danzatrice e coreografa, con una nuova creazione sulla figura del clown, cara fin dagli esordi: in “Jump!” l’incessante cadere e rialzarsi è il motore della danza, in uno spazio vuoto. Giovedì 20, al termine della rappresentazione, Vincenzo Schino e Marta Bichisao dialogano con Cesare Ronconi e Mariangela Gualtieri del Teatro Valdoca; modera il direttore di Ert Fondazione, Valter Malosti.

 

Informazioni: Prezzi dei biglietti: da 7 a 15 euro (prevendita 1 euro). Biglietteria: dal martedì al sabato dalle 10 alle 14, tel. 0547 355959 – info@teatrobonci.it | cesena.emiliaromagnateatro.com.