Ospedale, protesta dei lavoratori delle pulizie: “Contratto scaduto da sette anni”

Lavoratori e sindacalisti del settore pulizie hanno inscenato, questa mattina a Cesena, una pacifica protesta nel piazzale antistante l’ingresso dell’Ospedale Bufalini con un presidio informativo.

Lavoratori che vengono pagati all’incirca 7 euro l’ora con un contratto, quello nazione multiservizi, scaduto da ormai sette anni.

All’ospedale cesenate sono impegnati, tramite Formula Servizi, oltre un centinaio di persone per le pulizie, 4mila a livello romagnolo e 600mila in tutta Italia.

Al loro fianco si sono schierati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e la Uiltucs-Uil (rappresentate rispettivamente da Gianluca Gregori, Giuseppe Mattatelli e Maurizio Milandri) che hanno rimarcato come durante il picco della pandemia, e ancora oggi, le lavoratrici e i lavoratori delle pulizie si siano prodigati senza sosta per contrastare la diffusione del Covid.

Il tutto senza gratifiche economiche, anzi con un contratto scaduto da tempo e non ancora rinnovato: “Siamo stanchi dei continui rinvii, con tavoli di confronto convocati e saltati. Le associazioni datoriali stanno dimostrando l’incapacità di far fronte agli impegni assunti, la volontà di rinnovare il contratto è rimasta solo una parola vuota. Non abbiamo bisogno di titoli di cavaliere o dell’essere definiti eroi: vogliamo un contratto. Non possiamo perdere altro tempo”.

Per questo i sindacati hanno indetto una manifestazione nazionale per mercoledì 21 ottobre a Roma.