Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno

Sabato 7 ottobre si è tenuta la tradizionale “Convention dei volontari” dell’Istituto oncologico romagnolo (Ior) alla Fiera di Cesena. Visto che il mese di ottobre da anni è dedicato alla prevenzione e alla sensibilizzazione intorno alle problematiche del cancro al seno, l’occasione è stata utile per un focus sulla neoplasia che colpisce maggiormente le donne di ogni fascia d’età.

«I tassi di adesione agli screening in Romagna sono del 78 per cento – ha spiegato il dottor Fabio Falcini, direttore del Dipartimento oncoematologico dell’Ausl Romagna e responsabile del Registro tumori -. Da quando è stato introdotto, questo test ha ridotto del 56 per cento la mortalità. Tra chi vi si sottopone di quelle che aderiscono viene richiamata una donna su 327 nella fascia d’età tra i 45 e i 49 anni; una ogni 174 tra i 50 e i 69 anni; e una ogni 94 tra i 70 e i 74 anni. Questo non significa che chiunque venga richiamata presenta un tumore, ma semplicemente che vengono identificate problematiche che devono essere approfondite. Grazie a questi programmi l’incidenza delle patologie in fase avanzata si è ridotta del 26 per cento e ben sappiamo quanto la diagnosi precoce faccia la differenza non solo in termini di sopravvivenza, ma anche di impatto delle terapie per la qualità di vita della paziente. Il tasso standardizzato di incidenza rispetto alla media regionale è in generale più basso, tranne che per la provincia di Ravenna: la mortalità, in confronto alla media dell’Emilia-Romagna, è più bassa per tutte le province. Il dato molto incoraggiante è quello relativo alla sopravvivenza, che va dal 90 al 93 per cento sia per Rimini che per Forlì-Cesena che per Ravenna: questo significa che le nostre tre Breast Unit lavorano in maniera omogenea e con standard elevatissimi. Attualmente sono poco più di 9.000 le donne che stanno seguendo un percorso di cura per tumore alla mammella a dieci anni in Romagna».

Al termine dell’intervento è stata anche presentata l’iniziativa che lo Ior mette in campo per il mese di ottobre, denominata “La prevenzione sta bene a tutte”. Si tratta di un braccialetto dal cordino color magenta, realizzato in collaborazione con Caleidoscopio Forlì, da indossare al polso per dare un segnale di consapevolezza sulla tematica del carcinoma mammario e di vicinanza a tutte le donne colpite da questa problematica. Il gadget sarà in distribuzione gratuita per tutto il mese di ottobre nelle sedi Ior del territorio romagnolo. Per chiunque decida di aderire il braccialetto viene consegnato in una busta con all’interno un cartoncino attraverso cui scaricare, tramite QR Code, la guida alla prevenzione dei tumori femminili realizzata in collaborazione con la dottoressa Lucia Bedei della Prevenzione Oncologica dell’Ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì.

«Si tratta di un piccolo dono rivolto a tutti, anche agli uomini ovviamente: il tema della tutela della salute non conosce genere, è universale, ed essere consapevoli delle possibilità e delle abitudini di prevenzione è la prima e più importante arma che abbiamo per minimizzare il rischio di cancro – ha spiegato sempre sul palco della “Convention dei volontari” il direttore Generale Ior Fabrizio Miserocchi -. L’auspicio è far diventare la prevenzione del tumore al seno “virale”. Il progetto viaggerà anche sui nostri social tramite alcuni testimonial che hanno aderito, ma speriamo che chiunque indossi il braccialetto avrà l’accortezza di pubblicare un bel selfie sui propri profili per mostrare la propria sensibilità e spingere quante più persone possibili a informarsi tramite la condivisione di questa piccola, ma significativa, iniziativa».