Padre Guglielmo a vent’anni dalla morte. Un frate in odore di santità

“Incontri ravvicinati”. Questo il titolo di apertura del nostro giornale cartaceo in edicola in questi giorni dedicato ai 20 dalla morte di padre Guglielmo Gattiani, il cappuccino deceduto nel 1999 a Faenza dopo aver trascorso tanti anni a Cesena e avere lasciato una scia infinita di bene, come tanto ancora lo testimoniano. Anzi, per molti, padre Guglielmo è già santo.

Alle celebrazioni e al suo ricordo dedichiamo il Primo piano di questa settimana. Tra gli appuntamenti da segnalare, il concerto di questa sera alle 21 in chiesa, ai cappuccini, con la Cappella di San Giacomo Maggiore di Bologna. Domani alle 11,30 la Messa presieduta dal vescovo Douglas. A seguire un momento conviviale e poi alle 14,30 il Rosario. Sempre nel pomeriggio, padre Giuseppe De Carlo, che sta integrando la documentazione per la causa di beatificazione, illustrerà la figura del Servo di Dio.

Nell’approfondimento sul giornale, le testimonianze di padre Giorgio Busni, promotore della causa di beatificazione, della pediatra Anna Maria Cecchi e del padre guardiano del convento di Cesena, padre Paolo Mai.

Nell’occasione, al convento si è provveduto ad alcuni interventi. Dopo le luci per illuminare il dipinto del Guercino raffigurante San Francesco che riceve le stimmate, si è messo mano al recupero del coro antico. Tra i sostenitori, ancora una volta, il Rotary club di Cesena che si affianca ai padri cappuccini nella conservazione di un bene che è patrimonio di tutta la città.