Padre Tonino Pasolini: 60 anni di Messa e di progetti in Africa

Ha festeggiato nella sua parrocchia di origine, San Mauro in Valle di Cesena, i suoi 60 anni di ministero.

Padre Tonino Pasolini, classe 1939, domenica 15 settembre, ha presieduto la celebrazione delle 11,15 a San Mauro in Valle dove il 28 giugno 1964 ha celebrato la sua prima Messa da sacerdote, dopo essere stato ordinato presbitero a Verona insieme ad altri 55 sacerdoti comboniani. “Oggi mi trovo qui a ricordare quei giorni in cui San Mauro vide ben due preti tra i suoi parrocchiani, io e l’amico e compagno di seminario don Amedeo Pasini, oggi già nella Gloria con il Padre, ordinato a Bertinoro il 28 giugno e che celebrò la sua Messa di ringraziamento il 29 giugno del 1964″.

Padre Tonino dal 1966 è impegnato come missionario comboniano in Uganda, dove in questi anni ha fondato “Radio Pacis”, una delle emittenti più ascoltate della regione del West Nile.

L’emittente ha sede ad Arua ed è un riferimento a livello nazionale, con circa 60 reporter sul territorio e trasmissioni in più lingue, dal lugbara al ma’di, dall’alur all’acholi. Inoltre sono state avviate anche trasmissioni in arabo, a beneficio delle persone rifugiate nelle regioni del nord, in particolare dal Sud Sudan.

Grazie all’8 per mille della Cei, oggi padre Tonino ha in cantiere due grandi progetti. “Il primo riguarda la costruzione della stazione Radio per la diocesi di Nebbi: si tratta di realizzare un edificio, un traliccio alto 80 metri e di recuperare le attrezzature. Tale progetto sarà co-finanziato dalla Church in Need tedesca con un contributo di 100mila euro che servirà per la realizzazione del traliccio. Poi ho in programma la costruzione di una scuola tecnica vicinissima alla stazione Radio di Arua, una scuola per 30/40 persone volta a formare nell’ambito delle nuove tecnologie e social media. Qui i giovani potranno frequentare corsi di giornalismo e corsi per energie rinnovabili. L’Uganda è una delle terre del continente africano con più ragazzi, ma qui non vi sono molte opportunità di lavoro e di formazione. La mia idea è di creare corsi dalla breve durata dove i ragazzi possano ricevere le nozioni teoriche e poi fare pratica in radio”.

Nei giorni scorsi padre Tonino ha incontrato a Bolzano il vescovo Ivo Muser: la Diocesi di Bolzano-Bressanone da sempre sostiene in maniera concreta Radio Pacis. “Raggiungerò anche la Germania, in particolare Konigstein dove c’è la sede di Church in Need che desidero coinvolgere nel progetto di ristrutturazione del centro di formazione per i catechisti della Diocesi di Arua e a cui voglio chiedere anche l’aiuto per la ristampa della Bibbia in Lugbara language. Per oltre 15 anni una commissione da me organizzata ha lavorato per la traduzione della Bibbia. A oggi non ne abbiamo più, dobbiamo stamparne almeno altre 15mila, che al costo di 8/9 euro sono una bella cifra”.  

“Poi passerò ad Aquisgrana – prosegue padre Tonino – perché ho in progetto di ideare, attraverso l’aiuto di un’associazione attiva nel sociale, dei contenuti nell’ambito delle nostre trasmissioni dedicate alla Laudato si’ per tutte quattro le frequenze della nostra radio. Cercherò aiuti anche per i nostri programmi per bambini”.

Don Pasolini non si ferma mai. Nella sua parrocchia, composta da 8 piccole chiese, vi sono circa 8mila cattolici. “Qui abbiamo solo una scuola elementare composta da 7 classi per 1.600 studenti. Il mio progetto è quello di avviare una scuola materna che possa aiutare le famiglie della comunità. Inoltre vorrei poter organizzare un seminario di 35 giorni che coinvolga un gruppo ristretto di persone per prepararli al modello di Chiesa che il Concilio Vaticano II ci ha mostrato. Per questo andrò a Monaco per cercare aiuti in tal senso”.

Radio Pacis punterà molto anche all’educazione civica. Padre Tonino ha in cantiere una serie di trasmissioni radiofoniche mirate alla diffusione di temi quali la legalità, i diritti dell’uomo e anche di informazione politica dato che a breve in Uganda vi saranno le elezioni.

Tra i progetti più ambizioni di padre Pasolini vi è la completa ristrutturazione del centro di formazione per catechisti. “I nostri catechisti non sono come quelli che siamo soliti incontrare in Italia. Da noi i catechisti sono dei “piccoli preti”. Io seguo una comunità con 8 cappelle, ma sono molto distanti tra loro e riesco ad andare solo il fine settimana. I catechisti delle cappelle sono i punti di riferimento di queste comunità, ma devono essere formati. Non è sufficiente consentire l’accesso ai sacramenti: è necessario che i catechisti e i fedeli siano accompagnati in un cambio di mentalità che avviene solo quando si riesce a stare insieme, a incontrarsi e a dialogare. È proprio per questo che desidero ristrutturare il centro, in modo da poter accogliere in maniera stabile, per un anno almeno, 50 catechisti”. Una sorta di seminario quello che vuole istituire padre Tonino.

“Dopo questo anno di formazione, i catechisti diventeranno i leader della comunità e potranno dirigere la liturgia domenicale. Occorrono 300mila euro per completare l’opera e spero di poter raggiungere presto l’obiettivo. La diocesi di Arua è la più grande dell’Uganda, vi sono 2 milioni di cattolici, tantissimi protestanti e 1milione e 200mila rifugiati. Senza l’aiuto dei laici i sacerdoti da soli non possono servire tutto il territorio”.

Padre Tonino Pasolini dopo il suo viaggio in Germania rientrerà in Italia domenica 29 settembre dove celebrerà Messa delle 8 e delle 10 a San Paolo, per poi ripartire per l’Uganda l’1 ottobre. 

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