Paolo Lucchi è un “Genio ribelle”?

Che il sindaco di Cesena sia, oppure no, un genio ribelle, come recita l’ultima scritta apparsa in piazza della Libertà, non possiamo saperlo. Ciò che invece è chiaro è che il primo cittadino cesenate, applaudito e polemizzato, è sempre al centro del dibattito pubblico. Se qualcuno fatica a riconoscere il sindaco di Genova, questo rischio nella città del Savio non si corre, anzi. Piazza della Libertà sin dal principio dei lavori è stata croce e delizia di questa amministrazione comunale che una volta conclusa l’estate comincerà a fare i bagagli in vista della prossima primavera. Il principale inquilino di palazzo Albornoz dall’opposizione e da una parte di cesenati è tacciato come il responsabile dei ritardi che hanno rallentato il rifacimento della piazza, in molti – tra l’altro – scaldano a fuoco lento il calderone delle polemiche sul progetto delle tre piazze. La letteratura lo insegna, sulle spalle dei sindaci, inizialmente nominati con Regio decreto, pesa un carico non indifferente di responsabilità rappresentate dalla fascia tricolore indossata a tracolla della spalla destra nelle occasioni ufficiali, ma prendersela sempre e comunque con loro a volte diventa stucchevole.

Da “Fateci Dormire” a “Lucchi Genio Ribelle”. A Roma hanno Maupal che nottetempo realizza murales apprezzati – ma subito rimossi – sul Papa. A Cesena invece ci sono ignoti cittadini che stanchi della propria bacheca Facebook hanno deciso di dire la loro sui pannelli in piazza della Libertà sicuri che quel commento non potrà essere segnalato, o quasi. Cancellata la prima scritta, ragionata nei termini dell’insonnia, “Fateci Dormire”, oggi il destinatario del secondo messaggio è niente poco di meno che Paolo Lucchi. “Lucchi genio ribelle”. Gli amanti del cinema ricorderanno il famoso film Will Hunting – Genio Ribelle diretto nel 1997 da Gus Van Santc e interpretato da Matt Damon e Robin Williams in cui si racconta di un ignoto genio matematico che però viene scoperto proprio mentre scrive una soluzione impossibile sulla lavagna del dipartimento di matematica dove lavora come lavapavimenti.

Chissà che l’ignoto graffitaro cesenate non venga scoperto con le mani nel sacco nelle prossime notti, magari mentre è intento a scarabocchiare con una bomboletta spray un altro angolo di città.