Dalla Chiesa
Papa al Gemelli: testo dell’Angelus: “Sto affrontando un periodo di prova”
Bergoglio: “Quanta luce risplende negli ospedali”. Il “grazie” ai bambini per le preghiere

Nel testo dell’Angelus preparato dal Pontefice, Francesco ricorda che nella malattia nulla può impedire di amare e pregare, esorta a guardare chi è accanto nella prova, riflesso della luce di Dio.
“Mi unisco ai tanti fratelli e sorelle malati, fragili come me”
“Condivido con voi questi pensieri mentre sto affrontando un periodo di prova e mi unisco a tanti fratelli e sorelle malati: fragili, in questo momento, come me. Il nostro fisico è debole, ma, anche così, niente può impedirci di amare, di pregare, di donare noi stessi, di essere l’uno per l’altro, nella fede, segni luminosi di speranza”.
Trasfigurazione, “la luce del suo amore infinito”
Lo scrive il Papa nel testo dell’Angelus da lui preparato per questa seconda domenica di Quaresima, al centro della quale c’è il Vangelo della Trasfigurazione di Gesù, narrata da Luca. “Salito in cima a un monte con Pietro, Giacomo e Giovanni, Gesù si immerge nella preghiera e diventa raggiante di luce”, commenta Francesco nel quinto Angelus in forma scritta dal giorno del ricovero al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale, il 14 febbraio. “Così mostra ai discepoli che cosa si cela dietro i gesti che Egli compie in mezzo a loro: la luce del suo amore infinito”.
“Quanta luce risplende negli ospedali”
“Quanta luce risplende, in questo senso, negli ospedali e nei luoghi di cura. Quanta attenzione amorevole rischiara le stanze, i corridoi, gli ambulatori, i posti dove si svolgono i servizi più umili!”, l’omaggio del Papa nel testo dell’Angelus”.
Il grazie ai bambini: “Il Papa vi vuole bene e aspetta sempre di incontrarvi”
“Vorrei invitarvi, oggi, a dare con me lode al Signore, che mai ci abbandona e che nei momenti di dolore ci mette accanto persone che riflettono un raggio del suo amore”. È l’invito del Papa in questa seconda domenica di Quaresima, il quinto in forma scritta dal giorno del ricovero al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale, il 14 febbraio. “Vi ringrazio tutti per le vostre preghiere, e ringrazio coloro che mi assistono con tanta dedizione”, prosegue Francesco. “So che pregano per me tanti bambini: alcuni di loro oggi sono venuti qui al Gemelli in segno di vicinanza. Grazie, carissimi bambini. Il Papa vi vuole bene e aspetta sempre di incontrarvi”.
Preghiera per la pace
“Continuiamo a pregare per la pace, specialmente nei Paesi feriti dalla guerra: nella martoriata Ucraina, in Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Repubblica Democratica del Congo”, è l’invito del Papa, nella parte finale del testo preparato per l’Angelus.