Dalla Chiesa
Papa Francesco: Guardie Svizzere “lo siete sempre, in servizio e fuori”
“Voi, care Guardie, avete la possibilità di prestare servizio per un certo periodo a Roma, facendo una singolare esperienza dell’universalità della Chiesa. Possa questo tempo fortificare la vostra fede e accrescere il vostro senso di appartenenza alla comunità ecclesiale”. È il saluto del Papa alle 33 nuove reclute del Corpo della Guardia Svizzera Pontificia, in occasione del loro giuramento, nella Sala Clementina, dove sono state ricevute insieme ai loro familiari. “La Guardia Svizzera svolge quotidianamente un prezioso servizio al Successore di Pietro, alla Curia Romana e allo Stato della Città del Vaticano”, ha ricordato Francesco: “Si tratta di un lavoro che si colloca nel solco della perseverante fedeltà al Papa, che ebbe un momento qualificante in quel 6 maggio del 1527, quando i vostri predecessori sacrificarono la loro vita durante il sacco di Roma”. “Vivere con coerenza la fede cattolica; perseverare nell’amicizia con Gesù e nell’amore verso la Chiesa; essere gioiosi e diligenti nei grandi come nei piccoli e umili compiti quotidiani; coraggio e pazienza, generosità e solidarietà con tutti”. Sono queste, per il Papa, le “virtù” che le Guardie Svizzere sono chiamate ad esercitare, a partire da quel “gesto eroico”, “quando prestate il servizio d’onore e di sicurezza in Vaticano, come anche quando avete dismesso la divisa”. “Una Guardia Svizzera è sempre tale, sia quando è in servizio sia quando è fuori dal servizio!”, ha ammonito infatti Francesco.
“È bello vedere un giovane come voi che dimostra attenzione agli altri, e che con premura è disponibile verso quanti sono nel bisogno”, ha proseguito Francesco rammentando che non è sempre facile testimoniare questo atteggiamento, “ma con l’aiuto del Signore è possibile”, ha garantito. Immediata, inoltre, l’esortazione rivolta alle nuove reclute affinché non si stanchino mai “di incontrare il Signore Gesù nella preghiera comunitaria e personale, nell’ascolto attento della Parola di Dio e nella partecipazione fervorosa all’Eucaristia. Il segreto dell’efficacia del vostro lavoro qui in Vaticano, come pure di ogni vostro progetto è, infatti, il costante riferimento a Cristo”. “Sono ammirato dalla disciplina, dal senso ecclesiale, dalla discrezione e dalla professionalità austera ma serena con cui svolgete ogni giorno il vostro servizio”, le parole con cui il Papa ha espresso la sua gratitudine all’intero Corpo della Guardia Svizzera Pontificia.