Dalla Chiesa
Papa Francesco: “noi anziani dobbiamo essere profeti contro la corruzione”
“Noi anziani dobbiamo essere profeti contro la corruzione, come Noè è stato profeta della corruzione nel suo tempo”.
È l’invito, a braccio, del Papa, nella catechesi dell’udienza, pronunciata in Aula Paolo VI e dedicata alla vecchiaia. “Quale senso ha la mia vecchiaia?”, la domanda che “ognuno di noi, me compreso”, deve porsi. Se si è “profeta della corruzione”, occorre dire agli altri: “Io ho fatto quella strada e non ti porta a niente, adesso ti dico la mia esperienza”.
“Il mio cuore è capace di essere profeta contro la corruzione di oggi?”, l’esame di coscienza proposto dal Papa alle persone anziane: “È una cosa brutta quando gli anziani non hanno maturato, e si diventa vecchi con le stesse abitudini corrotte dei giovani. Pensiamo ai giudici di Susanna: una vecchiaia corrotta. E noi con quella vecchiaia non saremo capaci di essere profeti per le nuove generazioni”.
“Noè è l’esempio di questa vecchiaia generativa”, ha spiegato Francesco: “Noè non fa prediche, non si lamenta, non recrimina, ma si prende cura del futuro della generazione che è in pericolo. Noi anziani dobbiamo prenderci cura dei giovani, dei bambini, che sono in pericolo”. Come fa Noè, che “costruisce l’arca dell’accoglienza e vi fa entrare uomini e animali. Nella cura per la vita, in tutte le sue forme, Noè adempie il comando di Dio ripetendo il gesto tenero e generoso della creazione, che in realtà è il pensiero stesso che ispira il comando di Dio: una nuova benedizione, una nuova creazione. La vocazione di Noè rimane sempre attuale. Il santo patriarca deve ancora intercedere per noi”.
“E noi, donne e uomini di certa età – per non dire vecchi, perché alcuni si offendano -, non dimentichiamo che noi abbiamo la possibilità della saggezza”, ha sostenuto il Papa: “Di dire agli altri: questa strada di corruzione non porta a nulla”. E ha concluso: “Faccio un appello a tutte le persone di una certa età: state attenti, voi avete la responsabilità di denunciare la corruzione umana, nella quale si vive e nella quale va avanti il modo di vivere del relativismo, come se tutto fosse lecito. Andiamo avanti: il mondo ha necessità di giovani forti che vadano avanti e di vecchi saggi: chiediamo al Signore la grazia della saggezza”.