Dall'Italia
Parco delle foreste casentinesi, il disappunto di un lettore: “mancano i servizi per le bici elettriche”
Negli ultimi anni le biciclette elettriche hanno conosciuto un boom di vendite, permettendo di avvicinare alle due ruote anche chi non è troppo in forma o chi, ormai, è in là con gli anni.
Eppure non è sempre semplice per il ciclista “elettrico” utilizzare questo mezzo al di fuori dell’ambito urbano.
L’ultima segnalazione di questo genere, in ordine di tempo, arriva dal lettore Emilio Imolesi che punta il dito contro la mancanza di punti di ricarica delle biciclette elettriche nel Parco nazionale delle Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna.
“Alla Lama non c’è niente, così come a Ridracoli – esordisce Imolesi –, e non sempre la carica di una bicicletta basta per arrivare a destinazione. C’è una presa elettrica nella casa della Forestale alla Lama, ma io non voglio “rubare” energia. Vorrei ricaricare la mia bicicletta in regola. E un punto di ricarica sarebbe molto utile anche a Ridracoli”.
L’alternativa è quella di girare con batterie di riserva, non solo molto costose (700 euro circa) ma pure pesanti: “E al peso delle batterie aggiuntive bisogna aggiungere quello della bici, da trascinare in salita una volta scarica, di circa 24 chilogrammi contro i 12 circa delle bici tradizionali”.
Il problema della mancanza di punti di ricarica si è acuito in tempo di restrizioni per il contenimento del Covid: “Prima i bar o i ristoranti lungo il percorso facevano ricaricare. Ma si tratta sempre di favori. E con la chiusura alle 18 è diventato ancora più difficile trovare un punto di ricarica”.
Si tratta di un tema che non potrà essere ignorato dal Parco, da sempre attento alla crescita di un turismo sostenibile e rispettoso dell’ambiente.