Cesena
Per una Cesena plastic free
Giovedì 27 giugno, durante la prima seduta del nuovo consiglio comunale, è stata discussa e approvata la Dichiarazione di emergenza climatica proposta dagli attivisti di Fridays for future Cesena, l’assemblea locale che fa capo al movimento ambientalista globale fondato nel 2018 dalla sedicenne svedese Greta Thunberg.
Dopo l’adempimento delle consuete procedure di insediamento e proclamazione di consiglieri e assessori della nuova giunta comunale, è stata inserita come ultimo punto dell’ordine del giorno la discussione del documento relativo alla lotta contro i cambiamenti climatici.
Prima della discussione della Dec tutti i consiglieri delle opposizioni, tranne Vittorio Valletta di Cesena Siamo Noi, hanno abbandonato l’aula consiliare. La mozione è stata presentata da Enrico Rossi del Pf dopo quasi sei ore di consiglio comunale ed è stata approvata all’unanimità.
La richiesta dei giovani ambientalisti cesenati prevede un impegno formale e una presa di responsabilità da parte delle istituzioni attraverso interventi concreti e incisivi che limitino le emissioni nette di CO2.
Cesena così si aggiunge ai comuni di Milano, Napoli, Aosta, Lucca, Padova, Acri, Torchiarolo e oltre 600 giurisdizioni in 13 paesi del mondo che hanno già dichiarato l’emergenza climatica e diventa la prima città della regione Emilia-Romagna ad impegnarsi a trattare i cambiamenti climatici come un’emergenza. La crisi climatica ha una dimensione mondiale e nessun consiglio comunale può affrontarla da solo.
Dichiarare l’emergenza significa far pressione sugli organi regionali e nazionali affinché venga fatto altrettanto. Questa strategia funziona e la dimostrazione arriva dalla Gran Bretagna, dove dopo che 50 consigli comunali hanno dichiarato l’emergenza, il Parlamento si è visto obbligato a fare lo stesso.
La mozione prevede di predisporre iniziative che vadano nella direzione della riduzione delle emissioni, degli agenti inquinanti e dell’introduzione di energie rinnovabili per incentivare il risparmio energetico nei settori della pianificazione urbana, nella mobilità, negli edifici, nel riscaldamento e raffreddamento.
Il Comune ha deciso ieri, 27 giugno, di impegnarsi inoltre a rispettare lo sviluppo del progetto del Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima (Paesc) approvato dalla precedente amministrazione comunale. Fridays For Future ha insistito affinché nella mozione fossero almeno presenti dati oggettivi e quantificabili in termini di tempistiche e quantità di emissioni che il Comune intende ridurre. Richiesta accolta dal consiglio comunale che introduce il limite temporale di 6 mesi della messa in atto delle iniziative volte alla riduzione delle emissioni di CO2.
Tra gli emendamenti proposti dall’opposizione è stato votato favorevolmente il coinvolgimento di tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio comunale, nella messa in pratica di iniziative per far conoscere la Dichiarazione di emergenza climatica, attraverso attività eseguite da associazioni e/o professionisti competenti in materia.
“Capiamo che, per il Comune, molte scelte necessarie per contrastare i cambiamenti climatici e per sviluppare un cambiamento culturale cittadino non siano scelte popolari” – affermano i ragazzi di Fridays For future – “Ma quando parliamo di contrasto alle emissioni di CO2 non è possibile non menzionare l’indotto industriale locale e coinvolgere chi inquina nella proposta di soluzioni”.
È questo uno degli aspetti discussi durante l’incontro del 19 giugno tra gli attivisti e il sindaco Lattuca insieme all’assessore allo Sviluppo ambientale e Progetti Europei Francesca Lucchi.
Da sempre Fridays For Future dichiara che il cambiamento culturale dei cittadini passa non solo attraverso il ruolo che svolgono le associazioni, le scuole e le Università, ma anche attraverso il monitoraggio del rispetto delle leggi come, ad esempio, le sanzioni per la gestione dei rifiuti, per il mancato rispetto delle procedure indicate nei piani di emergenza regionali per qualità dell’aria, etc.
“Siamo consapevoli che la strada è lunga e che ci saranno occasioni future per sottolineare questi aspetti all’amministrazione comunale, nel frattempo abbiamo ottenuto un primo passo formale con la dichiarazione di emergenza climatica da parte della città di Cesena, prima tra tutte in Emilia Romagna”.
Con la dichiarazione di emergenza climatica, a pochi più di quattro mesi dalla nascita del comitato locale, arriva il primo grande successo politico per i ragazzi di Fridays For Future Cesena che, durante la campagna elettorale, sono riusciti a spostare il dibattito sull’importanza dei temi ambientali.
L’obiettivo adesso è estendere la mozione anche ai Comuni limitrofi come, ad esempio, Mercato Saraceno, Savignano, etc. fino a dare man forte agli attivisti dello stesso movimento delle città vicine: Forlì, Rimini, Ravenna e a tutti principali Comuni dell’Emilia.
Nei prossimi mesi il movimento ambientalista sarà impegnato in una serie di eventi e convegni per coinvolgere la cittadinanza e spiegare quali sono le conseguenze del riscaldamento globale.
Oltre al lavoro di sensibilizzazione, i ragazzi del movimento vigileranno costantemente sul consiglio comunale, in attesa che il neo sindaco rispetti l’impegno di creare una consulta ambientale e porti avanti la promessa di una messa al bando della plastica monouso, per una Cesena “plastic free” entro il 2021, auspicando politiche sempre più lungimiranti per migliorare la qualità dell’aria della nostra città e il coinvolgimento delle imprese locali per rendere davvero Cesena un modello green per la regione e non solo.