Cesena
Per un’innovazione agricola sempre più amica dell’ambiente si fondono Crpv e Alimos
Fusione “all’attacco” per Crpv e Alimos. Le due cooperative cesenati, Centro di ricerca d’eccellenza la prima, instancabile divulgatrice la seconda, hanno deciso di unirsi in una sola realtà. Non per difendersi, dichiarano i protagonisti, ma per espandersi. La nuova coop si chiama “Ri.Nova – Agricoltura, Ambiente, Alimentazione” e mantiene la sede principale a Cesena, anche se con ambizioni al di là dei campanili di Romagna.
Un vero polo regionale dell’innovazione agroalimentare, che riunisce oggi il 60 per cento dell’intera produzione vegetale lorda vendibile del territorio.
“Con questa realtà andiamo a razionalizzare risorse – ha esordito oggi, incontrando la stampa, il neopresidente Raffaele Drei –. Risorse economiche, certo, ma soprattutto risorse umane, idee, iniziative. Unendo la ricerca in campo agricolo e agroalimentare, propria del Crpv, con la comunicazione al mondo del consumo, campo di Alimos, mettiamo in sinergia due anelli diversi in un unico nuovo contenitore. Prima di ogni altra cosa l’agricoltura è chiamata a rispondere al fabbisogno alimentare, alla necessità di sfamare il vecchio continente e il mondo intero. Dobbiamo farlo in maniera sempre più sostenibile e rispettosa della salute di tutti”.
Da anni Crpv è sinonimo di ricerca pratica, applicata, con ricadute concrete sugli associati. Ora, con l’incorporazione di Alimos, si apre ancora di più alle scuole, ai consumatori e all’opinione pubblica. Completando, di fatto, una filiera che va dal produttore al consumatore passando per i laboratori.
La nuova realtà conta 23 dipendenti, oltre a diversi collaboratori, e mantiene le sedi di Cesena e Tebano (località faentina dove il Crpv ha un importante polo tecnologico).
“Con Ri.Nova guardiamo al futuro – ha spiegato Antonio Zampiga, ex presidente Alimos – non si tratta di un’operazione volta a salvare qualcuno o mantenere posizioni, ma solo a fare di più e meglio. Una sfida ambiziosa. Ma che, forti dei nostri numeri, dobbiamo affrontare, cogliendo nuove opportunità. A partire dal Pnrr e al ruolo di sostenibilità ambientale, economica e sociale dell’agricoltura”.
“Sono ben 87 i progetti attivi – ha aggiunto Alvaro Crociani, direttore Crpv – tutti con finanziamenti propri e qualcuno in cofinanziamento pubblico. Il nostro obiettivo è sempre stato il trasferimento dei risultati dell’innovazione ai nostri soci. Ora li comunicheremo maggiormente all’esterno”.
A tagliare il nastro della nuova realtà, nella sede del complesso ex Arrigoni, è stato il sindaco di Cesena Enzo Lattuca: “Le risorse del Pnrr che intercetteranno le imprese, grazie anche a Ri.Nova, avranno ricadute importanti nel nostro territorio. Con questa operazione si rafforza un soggetto che già accompagnava bene le imprese locali”.
L’inaugurazione si è chiusa con un assaggio, è proprio il caso di dirlo, dei frutti della ricerca Crpv: un vino proveniente da vitigni resistenti alle due principali malattie che affliggono i vigneti.
“Abbiamo incrociato, in modo naturale senza Ogm, delle varietà già resistenti, sperando che trasmettano il loro patrimonio genetico – ha concluso il presidente Drei –. L’agricoltura se vuole dare risposte al mondo del consumo, che chiede meno chimica o chimica zero, deve battere strade nuove. Questo è un esempio concreto delle tante cose che dovremo fare”.
Maggiori informazioni sul prossimo numero di AgriRomagna, in uscita giovedì 16 dicembre, supplemento mensile al Corriere Cesenate nelle tre edizioni di Cesena, Faenza (Il Piccolo) e Ravenna (Risveglio Duemila).