Cesenatico
Pesci fuor d’acqua.. tra miracoli, storie e facezie in mostra al museo della Marineria
“Dalle storie sui pesci per riflettere sul senso della vita”. Lo dice Fiorenzo Montalti, autore della mostra che si può apprezzare al museo della Marineria fino al 16 gennaio.
“Sono sempre rimasto affascinato – prosegue Montalti mentre illustra le sue opere in legno – dai disegni di Tinin Mantegazza che vedevo sulle tele dei Pascucci di Gambettola. Un anno, a Piadiniamo a Savignano sul Rubicone, mi hanno colpito alcuni disegni e certe frasi. Da qui è nata questa idea”.
Quattro anni di lavoro per mettere insieme con tanta cura numerose parti di legno lavorato, nuovo e stagionato o di riciclo, che poi vengono incollate e avvitate.
Si trovano frasi di filosofi come Soren Kieregaard o brani del Vangelo come la pesca miracolosa o la moltiplicazione dei pani e dei pesci. “Miracoli, storie e facezie – aggiunge Montalti -. Quest’ultimo è un termine desueto. L’ho usato perché fa intendere che si tratta di frasi argute, su cui si può ragionare, ci si può confrontare”.
Il lavoro di Montalti porta di certo a questo: a prendere coscienza di sé, anche se si parla di pesci. A porsi domande sul senso della vita. Come quando ha voluto rappresentare dei pesci che desiderano salire lungo una scala, in alto, tentando di lasciare le proprie radici. “Radici e infinito sono sempre due tensioni contrapposte – spiega l’autore -. Salire per cercare di andare altrove, magari tagliando le radici. L’uomo tende sempre all’infinito. Allora, forse, la condizione migliore potrebbe essere quella di mantenersi saldi nelle radici con la tensione che punta all’infinito”.
“Potrebbe essere – scrive Montalti nella presentazione del catalogo che accompagna la mostra – che per la prima volta l’arte ci prende per mano e ci invita con coraggio ad aprire il nostro orizzonte, perché più si sale, più si allarga l’orizzonte e paradossalmente ce lo dice chi vive sott’acqua”.