Pioggia di gol, il Cesena cade 3-5 con la Sampdoria

Tre gol realizzati, ma cinque sul groppone in una gara spettacolare valgono la prima sconfitta casalinga del Cesena per opera di una Sampdoria tutt’altro che irresistibile. Le difese ballano su entrambi i fronti, ma alla fine sono i doriani a spuntarla. Avanti con Prestia dopo 12 minuti, alla ripresa del gioco è proprio il capitano del Cavalluccio a infilare l’immediato pareggio nella propria porta sull’incornata di Kasami. Con la doppietta di giornata di Meulensteen, preferito a Yepes da Sottil nell’undici titolare, i doriani si portano due volte avanti, ma nel mezzo si sono registrate le reti di Adamo e a inizio ripresa la traversa colpita dall’incornata di Ciofi.

Sotto per 2-3, il pomeriggio dei romagnoli diventa nero con il sigillo di Tutino che sul tiro di un compagno si ritrova in traiettoria e a centro area ha tutto lo spazio e il tempo di battere Pisseri per il poker. La sfida non va in ghiaccio perché Mignani corre ai ripari e getta nella mischia Kargbo. Proprio l’attaccante della Sierra Leone va a segno al 64′ e poco dopo è Shpendi a insaccare il nuovo pareggio. Sogno svanito perché è il Var ad annullare per fuorigioco il sigillo dell’italo-albanese. Gli uomini di Sottil chiudono così la gara e ottengono il successo con il gol al minuto 88 di Akinsanmiro. Nel finale proprio Kargbo viene espulso per proteste all’indirizzo dell’arbitro Piccinini di Forlì.

In classifica gli uomini di Mignani restano a 11 punti e vengono raggiunti dai liguri, al secondo successo di fila lontano da “Marassi”. Al passivo  sono 17 le reti incassate che valgono il peggior dato del campionato per il Cavalluccio. Proprio da qui parte l’analisi del tecnico Mignani a fine gara. “Quando si fanno cinque gol in trasferta credo sia corretto dire che la vittoria è meritata. Provo a essere onesto intellettualmente. Quello che mi lascia la partita è una squadra che gioca e propone, ma prende gol con troppa facilità, soprattutto da palla inattiva. Siamo stati pericolosi e abbiamo mosso la palla, ma le reti incassate sono tante. Poi c’è una lista di situazioni in cui potevano cambiare le cose: sul 2-2 abbiamo preso la traversa con Ciofi. Avevamo pareggiato la partita con Shpendi, ma giustamente il gol è stato annullato; prima ancora avevamo avuto un’occasione con Berti. Con razionalità ci vedo cose fatte bene però diventa dura stare dentro un campionato come questo quando in ogni partita concedi questi gol. Analizzeremo la situazione nei prossimi giorni”.

Tra le poche note positive c’è quella di Giacomo Calò, autore degli assist per i gol di Prestia e Adamo nel primo tempo. “Con Beppe è uno schema provato in rifinitura – spiega – invece con Manolo lo abbiamo provato in allenamento e lui è bravo. Credo abbia fatto un gol simile anche lo scorso anno”. Il centrocampista ha anche tentato il possibile colpo del 4-4 al minuto 86, ma il portiere Silvestri ha respinto la forte conclusione centrale. “Non c’erano più schemi, ma solo agonismo. Siamo stati bravi a non mollare nel secondo tempo e il 4 pari ce lo ha tolto il Var. Prendiamo tutto quello di positivo fatto oggi e andiamo avanti”.

A fine gara sono comunque arrivati gli applausi del pubblico. “Avere il supporto dei tifosi dopo una sconfitta in casa è stato bellissimo. Penso abbiano apprezzato che abbiamo dato tutto fino alla fine senza nessun rammarico”.

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